frode da 720mila euro, denunciati tre imprenditori e un consulente
MACERATA Falsi contratti, fatture inesistenti e certificazioni per corsi di formazione mai svolti: scoperta dalla Guardia di Finanza una frode fiscale di 720 mila euro. Operazione che ha portato a quattro denunce ma anche al ravvedimento operoso dell’azienda che avrebbe evaso le tasse, per cui l’Erario ha recuperato 600 mila euro. Ad agire, i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Macerata guidato dal tenente colonnello Francesco Mirarchi.
Gli accertamenti
Le indagini sono partite da un’ordinaria attività fiscale eseguita nei confronti di una società del distretto calzaturiero, i cui sviluppi hanno consentito di individuare un articolato sistema criminoso perpetrato dalla stessa. L’azienda calzaturiera ha creato una rete con la complicità di un’altra impresa romana, al fine di generare crediti fiscali fittizi per oltre 720 mila euro. Somma che non esisteva ma che è stata utilizzata per coprire il versamento delle imposte dovute. Da qui la frode e l’ingente danno per le casse erariali. In particolare, il sistema attuato si basava sulla creazione di falsi contratti, sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti e di documenti atti a certificare l’esecuzione di corsi di formazione per il personale dipendente, in realtà mai avvenuti. Nel corso dell’attività solta dagli investigatori sono stati impiegati finanzieri qualificati “Computer Forensics & Data Analysis”, in possesso di adeguate conoscenze informatiche.
Grazie a loro è emerso che i corsi di formazione non erano stati realmente svolti e che la società marchigiana non aveva sostenuto i relativi costi, in netto contrasto con il contenuto dei dati estrapolati dagli apparati informatici e della ulteriore documentazione fittizia rinvenuta (con particolare riferimento ai registri didattici delle presenze, alle relazioni del docente sulla valutazione dell’attività del corso di formazione, etc.). Nel caso specifico, l’impresa controllata aveva abbattuto gran parte del proprio debito tributario e contributivo, ricorrendo all’istituto della compensazione di crediti d’imposta relativi al bonus per la formazione del personale dipendente prevista dal “Piano Nazionale Formazione 4.0”.
In relazione ai corsi, sono state contabilizzate inoltre fatture relative a servizi mai effettivamente ricevuti. Al termine delle attività investigative, i rappresentanti legali delle società coinvolte (tre in totale) sono stati denunciati per i reati finalizzati all’evasione d’imposta mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture false nonché per l’indebita compensazione attraverso l’utilizzo di crediti d’imposta inesistenti.
L’altro provvedimento
Inoltre è stato denunciato, per concorso in quest’ultimo reato, il consulente fiscale della società beneficiaria perché avrebbe suggerito tutta l’operazione fraudolenta evidenziando il vantaggio fiscale. Infine, i finanzieri hanno anche segnalato le imprese implicate nella frode fiscale per responsabilità amministrativa. Infine la Gdf comunica che l’impresa calzaturiera ha avviato la procedura del ravvedimento operoso per sanare l’irregolarità riguardante l’indebito utilizzo dei crediti, provvedendo ad oggi al versamento di rate complessivamente pari a circa 600 mila euro.