Puglia

Frattura alla mandibola del rugbista, le Tigri Bari: “Atto vile”

“Condanniamo con fermezza questo atto vile e contrario all’etica rugbistica che sarà valutato e sanzionato nelle opportune sedi giudiziarie ordinarie e sportive”. A dirlo in un comunicato è la società rugbistica Tigri Bari, a qualche giorno dal triste episodio che si è verificato sul campo di Colleferro lo scorso 17 novembre quando, ad un certo punto, è esplosa una rissa che è costata la frattura alla mandibola di un giocatore dei pugliesi.

“La società Tigri Rugby Bari è da sempre attiva per la promozione dei valori del Rugby come sport inclusivo e di sostegno, di contatto ma non violento. – dice la società in una nota – Un nostro giocatore è stato aggredito con reiterati e violenti pugni al volto, anche mentre era a terra vulnerabile, che gli hanno provocato fratture multiple alla mandibola, al setto nasale e ad altre parti del volto per le quali oggi è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico”. Il club ha voluto ricordare che il loro dovere è “pretendere che i ragazzi che le famiglie ci affidano siano tutelati fuori e soprattutto dentro il rettangolo di gioco, così come è nostro dovere, di tutte le società affiliate, difendere i principi fondamentali del Rugby, uno sport che non ha nulla a che vedere con tali gesti sconsiderati e violenti. Il rugby è rispetto, lealtà e solidarietà: valori che non possono essere infangati da comportamenti tanto ignobili”.

“Ringraziamo i nostri giocatori per la dignità mostrata in tutti momenti della partita e anche dopo, per non aver accettato le provocazioni subite compromettendo la propria etica e per aver onorato questo sport fino all’ultimo partecipando loro malgrado ai momenti topici del Rugby del saluto di fine partita e del terzo tempo, sebbene con il cuore infranto e l’unico desiderio di correre in ospedale dal loro compagno di squadra.

La nostra solidarietà va al giovane atleta e alla sua famiglia, con l’augurio di una pronta e completa guarigione. Siamo determinati a fare tutto il possibile per garantire che giustizia venga fatta e per preservare l’integrità dello sport che amiamo.
Auspichiamo che sanzioni esemplari fungano da monito per il futuro, affinché episodi simili non si ripetano mai più e soprattutto che lo spirito che guida i nostri ragazzi sia d’esempio per chi non ha fatto propri i valori del Rugby”.




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