Fratelli d’Italia contro la proposta Svp della tassa sui cani in Alto Adige: «Non premia il senso civico, ma lo punisce» – Cronaca
BOLZANO. Fratelli d’Italia non sosterrà la proposta dell’assessore altoatesino al turismo e all’agricoltura Luis Walcher (Svp), che intende introdurre una tassa annuale di 100 euro per il possesso di ogni cane in Alto Adige. “Proporre una tassa annuale di 100 euro per ogni cane è una scelta profondamente sbagliata, una vera e propria mancanza di rispetto. È una misura che non premia il senso civico, ma lo punisce. Colpisce chi ama e rispetta gli animali, non chi li trascura o sporca le strade. È un messaggio distorto, che trasforma un compagno di vita in una voce di bilancio”, commenta in una nota la capogruppo di FdI in Consiglio provinciale a Bolzano, Anna Scarafoni, alla vigilia della trattazione della proposta che verrà discussa in Giunta provinciale venerdì 31 ottobre.
“I cani non sono un lusso, sono parte delle nostre famiglie, una presenza affettiva e spesso terapeutica. Tassare il loro possesso significa scoraggiare l’adozione e mettere in difficoltà molte persone che si prendono cura con amore dei propri animali. È un provvedimento miope, che non risolve nulla e rischia solo di creare nuove ingiustizie”, prosegue Scarafoni. La capogruppo propone di “distribuire gratuitamente ad ogni possessore di cane in Alto Adige una scorta annuale di sacchetti ecologici per la raccolta delle feci”. “Questa amministrazione ha già ereditato il provvedimento assurdo del tampone per il DNA dei cani. Vista l’impossibilità di applicare la regola con i relativi controlli, si pensa ora ad una nuova tassa che possa mettere una pezza alla brutta figura fatta. Il classico caso dove la toppa è peggio del buco. Dobbiamo avere il coraggio di fermarci e di ascoltare i cittadini. Serve dialogo, non imposizione. Investiamo in educazione, infrastrutture e rispetto reciproco: così si migliora la convivenza tra persone e animali, non con una tassa che sa di resa amministrativa. Se davvero vogliamo un Alto Adige più pulito e più civile, partiamo dalla fiducia, non dal sospetto”, conclude Scarafoni.




