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Francia: Pornhub, YouPorn e RedTube tornano online. Il governo annuncia ricorso

Dopo due settimane di oscuramento volontario, Pornhub, YouPorn e RedTube sono di nuovo accessibili in Francia. Il gruppo Aylo, che controlla i tre colossi della pornografia online, ha annunciato la riapertura dei portali a seguito della sospensione, da parte del tribunale amministrativo di Parigi, del decreto governativo che imponeva la verifica obbligatoria dell’età degli utenti per i siti a luci rosse basati nell’Unione Europea.

La misura francese, entrata in vigore il 4 giugno scorso, mirava a impedire ai minori di accedere ai contenuti pornografici tramite strumenti come l’inserimento della carta d’identità o della carta di credito. Ma la giustizia amministrativa ha ritenuto che il provvedimento avrebbe potuto violare le normative europee e ne ha dunque sospeso l’applicazione in attesa di un esame più approfondito. Il governo ha già annunciato ricorso al Consiglio di Stato.

Nel frattempo Aylo ha definito la sospensione una «occasione per ripensare approcci più efficaci», criticando la strategia francese di affidare ai siti la responsabilità della verifica. Secondo l’azienda, soluzioni del genere espongono gli utenti a gravi rischi di sicurezza e dovrebbero semmai essere gestite a livello dei dispositivi, da parte di Apple, Google e Microsoft.

Pornografia in crescita in Europa, Francia prima

La vicenda si inserisce in un braccio di ferro che dura da anni tra le autorità francesi e i giganti del porno online. In base al diritto europeo, infatti, la Francia non può intervenire direttamente contro siti con sede in altri Paesi Ue, come Cipro o il Portogallo, senza prima notificare la Commissione europea e gli Stati membri. Un iter lungo e complesso, che limita l’efficacia dell’azione di Arcom, l’autorità francese per l’audiovisivo, e frena l’attuazione di leggi già approvate per la tutela dei minori nello spazio digitale.

Stando ai dati di Arcom,circa il 40% dei minori francesi accede mensilmente a contenuti pornografici. Per questo, la battaglia normativa continua anche a Bruxelles, dove Parigi spinge per una legge europea che imponga la verifica dell’età su scala comunitaria. Nel frattempo, la Commissione ha avviato un’indagine che coinvolge anche Pornhub.


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