Francia, Bayrou rilancia: “Via due giorni festivi per rilanciare la produzione. Si tratta di uno sforzo ‘accettabile'”
Una realtà che si traduce, ha spiegato Bayrou in video sul suo nuovo canale YouTube, in salari più bassi e minori risorse per lo Stato. Il rischio di sovraindebitamento incombe, rendendo urgente, nelle parole del premier, “produrre di più” per equipararsi ai livelli dei vicini europei.
La proposta: cancellare due giorni festivi
Per colmare il divario produttivo, Bayrou rilancia la sua proposta di eliminare due giorni festivi dal calendario nazionale. La misura, sostiene, consentirebbe all’intero paese di incrementare la produzione senza dover alterare i fondamenti del modello sociale francese. La scelta delle giornate specifiche resta “aperta”, ma inizialmente il premier aveva indicato l’8 maggio, che celebra la fine della Seconda guerra mondiale, e il Lunedì di Pasqua. “Se lavoriamo due giorni in più – sottolinea Bayrou – significa che l’intero paese produce di più”.
Reazioni e motivazioni: uno “sforzo accettabile”
La proposta ha suscitato un ampio dibattito e numerose opposizioni tra cittadini e stakeholder, ma Bayrou difende la sua posizione come uno “sforzo accettabile”. Il premier sottolinea che la misura non implicherebbe una rinuncia ai valori della società e della vita familiare francese, ma rappresenterebbe una risposta necessaria al momento storico. Nella visione di Bayrou, la modifica dei giorni festivi sarebbe un compromesso temporaneo per superare le difficoltà, mirando a rafforzare il sistema economico nazionale senza scalfire le basi culturali del paese.
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