Campania

Francesca uccisa con un colpo di fucile, le dichiarazioni dei familiari della vittima e dell’ex di Vicol nel fascicolo dei giudice


Le dichiarazioni dei familiari di Francesca e dell’ex fidanzata di Ciprian Vicol, 25enne moldavo, entrano nel processo a suo carico per la morte di Francesca Compagnone, 28enne di Teano, avvenuta il 26 ottobre 2022 nella villetta a Riardo di proprietà della ragazza dove la giovane venne ferita mortalmente da un colpo di fucile.

Dinanzi alla Corte d’Assise presieduta da Marcella Suma, con a latere Honore Dessi, dopo l’ammissione dei mezzi di prova, in accordo coi sostituti procuratori Gionata Fiore e Nicola Camerlingo e i difensori si è proceduto all’aquisizione di sit e interrogatori resi non solo dai familiari della vittima ma anche dall’ex fidanzata dell’imputato. Si torna in aula nel mese di aprile per l’escussione dei testi della Procura.

Il 25enne, risponde di omicidio volontario aggravato dalla relazione sentimentale intercorrente tra la vittima e l’omicida. Cipriano Vicol nel marzo 2024 è stato attinto da un provvedimento cautelare arrivato dopo che la Cassazione ha respinto il ricorso dell’indagato confermando la decisione del Riesame ‘bis’. Il giovane, infatti, in un primo momento venne incriminato per omicidio colposo. Per il gip si sarebbe trattato di un incidente, una tragica fatalità. Una versione che non ha convinto i pm sammaritani che hanno impugnato il provvedimento prima al Riesame e poi in Cassazione. La Suprema Corte annullò il provvedimento disponendo l’invio a un nuovo Riesame che ribaltò tutto riqualificando il reato in omicidio volontario, con l’applicazione della misura cautelare nei confronti del 25enne. Secondo la prima ricostruzione di quella tragica sera del 26 ottobre 2022 operata dai carabinieri della compagnia di Capua i due ragazzi dopo una serata lieta in un locale si erano diretti presso la villetta di proprietà della famiglia Compagnone. A causa di un trasloco in atto in una delle camere da letto erano adagiati 3 fucili legalmente detenuti dal padre della vittima e purtroppo incustoditi. Il giovane avrebbe imbracciato il fucile semiautomatico puntandolo verso la ragazza e avrebbe esploso un colpo che l’avrebbe ferita nella zona superiore del corpo mortalmente. Alla vista di Francesca al suolo in una pozza di sangue Ciprian avrebbe allertato i soccorsi in stato di shock. I sanitari del 118 sopraggiunti non potettero far altro che constatare il decesso della ragazza.

Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Vincenzo Cortellessa e Leopoldo Zanni per i familiari della vittima costituitisi parte civile, Ferdinando Trasacco per l’imputato.


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