Frana in Cadore: ipotesi di riapertura Alemagna dopo martedì
agenzia
Vertice a San Vito, Anas attiverà la sorveglianza a vista
SAN VITO DI CADORE (BELLUNO), 04 LUG – Potrebbe
riaprire al termine dei fenomeni temporaleschi, previsti fino a
martedì 8 luglio, e durante le ore diurne, la Strada statale 51
“di Alemagna” chiusa tra San Vito di Cadore e Cortina D’Ampezzo
(Belluno) dal primo luglio a causa di una colata di detriti che
ha invaso la carreggiata. Lo ha deciso il tavolo tecnico
svoltosi oggi nel Comune di San Vito, dopo un sopralluogo sulla
frana della Croda Marcora, presieduto dal Prefetto di Belluno
Antonello Roccoberton. I consulenti della Protezione civile
Nazionale hanno fatto sottoscrivere un verbale secondo cui,
benché sia ancora presente un rischio di frane e colate
detritiche, in mancanza di piogge è “improbabile” che nuove
colate possano interessare la SS51.
Anas – riferisce una nota della Prefettura – attiverà un
presidio di sorveglianza a vista della statale, supportato da
dati strumentali in tempo reale forniti da Regione e Arpav,
sulla base di quanto rilevato dai pluviometri che saranno a
breve collocati su incarico della Provincia.
Queste valutazioni sono state prese in vista anche
dell’installazione di un sistema di monitoraggio ad opera della
Provincia, prevista entro due settimane. Le precipitazioni
previste per questo fine settimana, è stato sottolineato nel
vertice, forniranno ai tecnici una ulteriore valutazione sulle
dinamiche di evoluzione delle colate detritiche, al fine di
avere ulteriori elementi a supporto dell’apertura dell’Alemagna.
Al sopralluogo hanno partecipato, oltre al sindaco di San
Vito di Cadore Franco De Bon e a Nicola Casagli, dell’Università
di Firenze per conto del Dipartimento Nazionale della Protezione
Civile, i rappresentanti di Regione Veneto, Arpav, Anas, Comune
dì Cortina e della Regola di San Vito di Cadore.
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