Frana di Bargagli, entro febbraio terminati i lavori di messa in sicurezza dei versanti
Genova. Mentre continuano i lavori per il ripristino della strada che collega il piccolo borgo di Marsiglia a Davagna, ieri interessata da una grossa frana che di fatto ha isolato 60 persone, arrivano anche delle buone notizie da punto di vista del dissesto: la messa in sicurezza definitiva della grossa frana di Bargagli, caduta lo scorso 29 marzo, è alle fase finali ed entro febbraio l’intervento dovrebbe poter essere considerato concluso.
A confermalo l’assessore Giacomo Giampedrone, ieri presente in un sopralluogo presso la frana a Davagna. “Siamo alle fasi terminali, siamo in contatto continuo con Anas che sta procedendo senza sosta, entro febbraio contiamo di vedere i lavori conclusi”. Lavori che, oltre alla messa in sicurezza del versante interessato dalla grossa frana, ripristineranno la normale viabilità sulla SS 45 della Val Trebbia, oggi in quel punto a senso unico alternato regolato da semaforo.
I lavori comprendono la messa in sicurezza anche della parte di versante che sovrasta la strada provinciale per Viganego, Cisiano e Terrusso, anche questo ad oggi regolata da semaforo.
Una frana storica
La frana, come raccontato in questi mesi, ha riguardato diverse tonnellate di materiale, letteralmente “scivolato” su uno strato di roccia instabile. La situazione è molto complessa, sia per la dimensione che per la conformazione geologica, e la progettazione dell’intervento ha dovuto affrontare diverse criticità che riguardano anche la strada provinciale che porta ai paesi di Viganego, Terrusso e Cisiamo.
Ad oggi la circolazione sulla SS45 è a doppio senso di marcia regolato da impianto semaforico, cosa che in questi mesi estivi ha creato non pochi problemi al traffico, soprattutto in occasione delle gite fuori porta: a Ferragosto la lunga coda provocata da questo “tappo” era arrivata fino a Struppa.
Il giorno della caduta di questa grossa frana – distacco avvenuto lo scorso 29 marzo 2024 – si era gridato al miracolo per il fatto che l’episodio si fosse verificato poco prima delle sette di mattina, con la strada deserta, senza coinvolgere persone: un fiume di fango, pietre e alberi che di fatto era caduto senza ferire nessuno.