Marche

Formazione e cooperazione internazionale nel cuore del cratere: l’attività della Scuola Edile

EDILIZIA – Nel cuore delle quattro regioni dell’Italia centrale colpite dal sisma – oggi sede del più grande cantiere edilizio d’Europa – prosegue con slancio l’attività di cooperazione culturale internazionale promossa dall’ente

 

Nel cuore delle quattro regioni dell’Italia centrale colpite dal sisma del 2016 – oggi sede del più grande cantiere edilizio d’Europa – prosegue con slancio l’attività di cooperazione culturale internazionale promossa dall’Ente Scuola Edile di Ascoli Piceno e Fermo. Un impegno che si concentra in particolare nella formazione professionale di manodopera italiana e straniera nel settore delle costruzioni.

Lanfranco Ceroni

 

Recentemente, presso la sede di Campolungo, il presidente Lanfranco Ceroni ha accolto un gruppo di studenti provenienti dalla Repubblica Ceca, nell’ambito di uno scambio con la scuola SOŠ stavební a SOU stavební Kolín. L’incontro ha rappresentato un’occasione concreta di confronto e scambio, durante il quale il personale della Scuola Edile ha guidato i giovani visitatori alla scoperta degli spazi formativi, illustrando i percorsi teorici e pratici rivolti a chi si prepara a operare nel mondo dell’edilizia.

 

Agli studenti sono state presentate le principali attività svolte all’interno della scuola: dalle esercitazioni in muratura e carpenteria alle tecnologie più avanzate, come l’utilizzo della realtà aumentata nei percorsi formativi. Il presidente Ceroni ha inoltre spiegato come i corsi siano finanziati direttamente dalle imprese del settore, a cui si affiancano aziende fornitrici di materiali edili e macchine da cantiere che, in qualità di sponsor, sostengono l’importante missione formativa dell’ente.

 

Nel contesto del “cantiere più grande d’Europa”, la formazione di nuovi muratori diventa una priorità assoluta: la domanda di personale qualificato è costante e la sicurezza sul lavoro è un requisito imprescindibile. Proprio per questo, l’Ente Scuola Edile pone grande attenzione anche all’insegnamento della lingua italiana agli operatori stranieri, affinché siano pienamente consapevoli delle normative e delle buone pratiche da seguire in cantiere, contribuendo così a ridurre il rischio di incidenti.

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