Veneto

Fondo di Beneficenza sale a 24,5 milioni di euro

Gian Maria Gros-Pietro Presidente Intesa Sanpaolo
Gian Maria Gros-Pietro Presidente Intesa Sanpaolo

Nel 2025 aumentano a 24,5 milioni di euro le risorse che il Fondo di  Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, in capo alla Presidenza della Banca, potrà distribuire a enti del Terzo settore. Dal 2016 il Fondo di Beneficenza ha erogato 130 milioni di euro a 7.700 progetti interessando persone e famiglie in difficoltà, giovani, donne, per colmare il divario educativo e  digitale, contrastare la povertà e fornire una risposta concreta alle crescenti disuguaglianze.  

Definite anche le Linee Guida 2025-2026 del Fondo, il documento che ne indirizza l’attività nei prossimi due  anni. Tre le tematiche prioritarie di azione: l’espansione delle azioni di welfare sanitario di  prossimità, attraverso il sostegno all’accesso ai servizi sociosanitari di persone non supportate da una rete  adeguata, il supporto alle famiglie con persone non autosufficienti o fragili e la creazione di unità e centri  sanitari, anche di tipo mobile, complementari al Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e gestiti da Enti del Terzo  Settore; la valorizzazione delle potenzialità dell’Italia meridionale e insulare, per il contrasto alla  dispersione scolastica, lo sviluppo delle aree interne e il sostegno all’imprenditoria giovanile in questi  territori; l’inclusione sociale di persone migranti e rifugiati in stato di fragilità sociale, economica,  psicologica e linguistica, per promuovere un’integrazione efficace e sostenibile, con una specifica attenzione  alle attività di accoglienza e inclusione, istruzione e formazione, inserimento lavorativo.  

Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, commenta: “Intesa Sanpaolo ha da tempo  posto come elemento chiave del suo essere banca l’impegno a favore di chi si trova in condizioni di  svantaggio economico, sociale, di salute. Il Fondo di Beneficenza svolge un ruolo speciale in questo  ambito e anche nel 2025 concentrerà le sue risorse – oltre 24 milioni di euro – in programmi volti a  ridurre i divari sociali ed educativi che limitano il pieno sviluppo delle persone e del Paese intero.  Nel prossimo biennio particolare attenzione verrà posta al welfare sanitario, all’accoglienza e  all’inclusione”. 

Nel 2024 sono stati erogati circa 23 milioni di euro (+22% rispetto al 2023) con 934 mila beneficiari  diretti in prevalenza sul territorio nazionale (89% del totale), distribuiti geograficamente: 44% al Nord,  25% al Centro, 31% al Sud e nelle Isole. Con 2.325 richieste valutate (+2% circa rispetto al 2023) il Fondo di  Beneficenza si conferma un punto di riferimento nell’ambito della filantropia in Italia e con interventi di tipo  umanitari in Paesi esteri con un Indice di Sviluppo Umano basso o medio e in Paesi poveri o emergenti colpiti  da calamità naturali. 

Le nuove Linee Guida del Fondo verranno presentate nel corso di un webinar “La forza della comunità  che agisce: welfare, territorio e inclusione”, in programma giovedì 13 marzo alle ore 11. 

Le liberalità erogate dal Fondo si traducono in beni e servizi offerti gratuitamente alla comunità, che generano  effetti che vanno oltre i risultati diretti delle attività. Confermati i requisiti, i tempi e le modalità di  presentazione delle richieste di contributo, liberalità a fondo perduto che la Banca eroga a progetti  particolarmente meritevoli. I progetti vengono individuati attraverso un processo di selezione che tiene conto  del loro impatto sociale e del track record dell’ente. 

Le candidature dei progetti sono da presentare attraverso la piattaforma del Fondo raggiungibile a questo link.


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