Flotta di navi russe passa al largo della Sicilia e la Nato invia un aereo antisommergibile da Sigonella
Nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 luglio, un piccolo convoglio navale russo ha attraversato il Canale di Sicilia in direzione est, attirando l’attenzione degli osservatori militari. Il gruppo era composto dalla nave cargo Sparta, dalla petroliera General Skobelev e dalla corvetta missilistica Boiky, appartenente alla classe Steregushchiy — unità progettate dall’Almaz Central Marine Design Bureau e costruite a partire dai primi anni 2000 nei cantieri di San Pietroburgo e Komsomolsk sull’Amur.
Let’s take stock of the Russian naval presence in the Mediterranean#Russia https://t.co/L5mdu3R8j5
— itamilradar (@ItaMilRadar) July 14, 2025
Secondo quanto documentato da Itamilradar, la flottiglia è entrata nel Mediterraneo alle 22:27 di lunedì, effettuando una successiva sosta per rifornimenti tra le 5:00 e le 11:45 al largo delle coste marocchine, con tutta probabilità con l’assistenza della nave cisterna russa Vyazma. Sebbene tutte le navi abbiano formalmente indicato Port Said, in Egitto, come destinazione ufficiale, gli analisti ritengono più verosimile che siano dirette al porto siriano di Tartus. Qui, infatti, la Russia non dispone più di una base navale permanente e si affida a ormeggi temporanei. Di conseguenza, le unità navali russe devono affidarsi ad accordi di attracco temporanei (come in Algeria) o effettuare operazioni di rifornimento in mare. È in questo contesto che ha preso forma il soprannome “Syrian Express”, attribuito a questi viaggi navali utilizzati per il trasporto regolare di materiali e supporti militari tra la Russia e la Siria, soprattutto negli ultimi mesi.
Russian naval transits through the Sicilian Channel continue#Russia #NATOhttps://t.co/6wBt7tmSLC
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Questa mattina, in risposta al movimento del convoglio, un velivolo ATR P-72A dell’Aeronautica Militare italiana (matricola MM62281) è decollato dalla base di Sigonella per una missione di sorveglianza marittima. L’aereo ha già monitorato la presenza delle navi russe nel Mediterraneo nei giorni precedenti, segno di una crescente attenzione NATO alle attività navali di Mosca nel bacino.
Due giorni fa, a causa di quello che sembra essere un errore di traduzione, diversi media italiani avevano erroneamente riportato la presenza di una portaerei
russa nel Mediterraneo. Questa informazione era chiaramente errata, non solo perché non è stata avvistata alcuna nave del genere, ma anche perché, semplicemente, la Russia attualmente non ha portaerei attive in servizio.