Economia

Fiumicino, tre vetrate di Giotto esposte al Terminal 1 per i 50 anni di Aeroporti di Roma

ROMA – Per quasi 5 mesi, da aprile a settembre del 2023, l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino ha ospitato il Salvator Mundi di Bernini, protetto da una teca al Terminal 1. Oltre 6 milioni di passeggeri, in arrivo o in partenza, lo hanno ammirato,

Adesso lo scalo della Capitale ripete l’esperimento mostrando tre vetrate istoriate attribuite a Giotto che raffigurano il profeta Aronne, sacerdote per eccellenza del Vecchio Testamento, e due diaconi.

Queste opere, di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, costituivano la parte alta di una vetrata databile intorno al 1310, posizionata in origine al termine della navata destra della Basilica di Santa Croce a Firenze.

CONTROLLI DI SICUREZZA (FIUMICINO, 1974)

CONTROLLI DI SICUREZZA (FIUMICINO, 1974) 

TORRE DI CONTROLLO (1975)

TORRE DI CONTROLLO (1975) 

I premi per lo scalo

L’esposizione dell’eccezionale opera cade in occasione dei 50 anni di vita di Aeroporti di Roma (gruppo Mundys), società che gestisce gli scali di Fiumicino e anche di Ciampino.

In questi 50 anni il Leonardo da Vinci ha fatto molti progressi. Oggi è il primo e unico aeroporto italiano 5 stelle Skytrax, il migliore in Europa per la qualità nella categoria degli hub con oltre 40 milioni di passeggeri, negli ultimi sei anni.

Le celebrazioni per il cinquantesimo compleanno, oggi a Fiumicino, hanno ospitato anche un’esibizione dell’Associazione Teatro Patologico Onlus, compagnia teatrale che da oltre trent’anni coinvolge sul palcoscenico attori e attrici con disabilità psichiche.

La compagnia si è esibita nella “Commedia Divina”. Ispirata alla Divina Commedia di Dante Alighieri, è un’opera di Dario D’Ambrosi, direttore e fondatore artistico del Teatro Patologico.

Il “Salvator Mundi” di Bernini lascia Fiumicino






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