Sicilia

Fitofarmaci adulterati, 8 arresti e sequestro beni da 8 milioni

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Nel Napoletano verifiche della Guardia di Finanza dal 2023

Di Redazione |

TORRE ANNUNZIATA, 24 MAR – Nove misure cautelari e
il sequestro preventivo di beni per un valore complessivo vicino
agli otto milioni di euro. È il risultato di una maxi-operazione
condotta dalla Guardia di Finanza, che ha impiegato
complessivamente circa 200 militari appartenenti a trenta
reparti del corpo, per l’esecuzione di un’ordinanza e di un
decreto emessi dal gip del tribunale di Torre Annunziata su
richiesta della procura oplontina. I nove soggetti coinvolti
sono indagati a vario titolo per associazione per delinquere
finalizzata all’adulterazione di fitofarmaci e alla ricettazione
di tali prodotti, riciclaggio e autoriciclaggio.
Tutto parte dal sequestro di oltre 46.000 litri di
fitofarmaci adulterati e illegali effettuato nel 2023 presso il
domicilio del rappresentante legale della ditta “Agro Val
Service Srl” di Boscoreale. Dalle successive indagini,
proseguite anche mediante intercettazioni telefoniche, oltre che
con l’ausilio di analisi tecniche sui campioni sequestrati, è
emerso che l’amministratore della società avrebbe importato
dalla Cina e dalla Thailandia, per poi commercializzarli con
l’ausilio di intermediari-procacciatori di clienti, fitofarmaci
vietati dalla normativa di settore, in assenza delle previste
autorizzazioni amministrative sanitarie ed ambientali, in quanto
adulterati e pericolosi per la salute pubblica.
Gli inquirenti avrebbero appurato che i prodotti sarebbero
stati introdotti nel territorio nazionale attraverso false
indicazioni nelle bollette doganali circa la tipologia di
prodotto, in modo da eludere i controlli, per poi venire
manipolati con altre molecole, creando miscele potenzialmente
nocive per la salute umana ed estremamente vantaggiose per i
clienti finali, in quanto diluibili con una percentuale di acqua
doppia rispetto a quella necessaria per l’impiego di un
fitofarmaco legale.
È stato inoltre appurato che parte dei proventi illeciti
sarebbero stati reinvestiti per l’acquisto di tre immobili – un
appartamento a Scafati (Salerno), una residenza estiva a
Capaccio Paestum e un b&b a Porto Cesareo (Lecce), del valore
complessivo di quasi 400mila euro, anch’essi oggetto di
sequestro preventivo.
Per uno degli indagati è stata disposta la custodia cautelare in
carcere, per altri sette gli arresti domiciliari con
l’applicazione del braccialetto elettronico mentre per un nono
soggetto è stato stabilito il divieto di dimora in Campania.
Disposto inoltre il sequestro preventivo della somma di
7.947.540,28 euro tra denaro contante, disponibilità
finanziarie, quote societarie, beni mobili ed immobili
riconducibili agli indagati.
Risultano eseguite 55 perquisizioni tra le regioni Lazio,
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, anche nei
confronti delle ditte degli acquirenti nonché degli
intermediari-procacciatori di clienti dei fitofarmaci
provenienti dalle due società riconducibili al “dominus” della
presunta associazione per delinquere (Agro Val Service S.r.l. e
Romanus Agro S.r.l.), al fine di impedirne l’utilizzo nelle
coltivazioni agricole, con ulteriori danni per l’ambiente e per
il consumatore finale.

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