Abruzzo

fissata l’autopsia sul corpo senza identità


Si terrà domani, 20 novembre, all’ospedale di Chieti l’autopsia sul cadavere restituito domenica dal fiume Sangro, nel territorio di Lanciano, e ancora senza identità. Questa mattina la Procura di Lanciano ha affidato l’incarico per la perizia al medico legale Pietro Falco, che la eseguirà a partire dalle 8,30 di domattina.

I quesiti posti dal procuratore capo Mirvana Di Serio riguardano sia le cause del decesso sia l’identificazione del corpo, attraverso esami di tipo istologico, tossicologico e genetico. Nessuna denuncia di scomparsa recente risulta, al momento, alle forze dell’ordine. 

I carabinieri lavorano su tutte le ipotesi, dal suicidio a un possibile incidente a una morte violenta, anche se non sarebbero emersi particolari segni sul corpo. Il decesso risalirebbe ad alcune ore prima del ritrovamento, particolare questo che fa escludere che si tratti, ad esempio, di Philippe Pomone, il cittadino francese scomparso lo scorso maggio da Atessa (oltre al fatto che non corrispondono le caratteristiche fisiche).

A ripescare il cadavere, domenica sera, sono stati gli specialisti fluviali dei vigili del fuoco che, insieme ai colleghi di Casoli, hanno tirato fuori il corpo nel fiume che aveva una portata abbondante e una corrente molto forte, dovuta alla periodica apertura delle paratie della diga Acea ad Altino.

Il corpo appartiene a un maschio bianco, di corporatura robusta, età apparente 50-55 anni, altezza 1,80 metri circa, capelli neri brizzolati, barba incolta, privo di tatuaggi e di altri segni distintivi. Indossava una giacca di tuta nera con cappuccio marca Puma, pantaloni di tuta neri Champion, scarpe da ginnastica Puma rosse e un giaccone Wpm. Chiunque riconoscesse qualche particolare dell’abbigliamento può segnalarlo ai carabinieri.


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