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Fiorentina 1-0. La corsa verso l’Europa continua!

La Roma vince ancora 1-0, stavolta in casa contro una buona Fiorentina e mantiene incredibilmente intatte le speranze per un posto nell’Europa che conta, anche grazie ad un super Svilar ed al suo grande allenatore.
Ranieri conferma in toto gli 11 che hanno vinto a Milano con l’Inter, quindi 3-5-2 con Svilar in porta, Celik, Mancini, Ndika in difesa, Soulé, Cristante, Koné, Pellegrini, Angelino a centrocampo, Shomurodov e Dovbyk in attacco.
La Roma inizia molto bene, bella pimpante e vogliosa e comanda il gioco per i primi 15 minuti, ma purtroppo davanti è poca cosa con un Dovbyk spento e poco reattivo. Pian piano però la Fiorentina prende il campo e sfrutta soprattutto le palle lunghe per l’ottimo Kean, che davanti fa paura certamente più dell’ex Zaniolo, ma viene tenuto a turno da Ndika e Mancini. Al 27′ grande occasione della Viola con Kean che si trova solo davanti a Svilar ma il portierone romanista esce e para di petto. Tre minuti dopo il duello si ripete. Kean si divincola di Ndika e tira in porta ma Svilar arriva con la manona e poi sui piedi dell’attaccante avversario e la porta rimane inviolata. La Roma scalda i guanti di De Gea, portiere avversario, con Celik che su passaggio di Soulé spara in porta ma il gol non arriva. Quando tutti pensano che il primo tempo volga stancamente alla fine, arrivano due occasioni romaniste. La prima al 48′ con Shomurodov che di sinistra dal limite dell’area fa un gran tiro ma De Gea devia in corner che viene battuto a 3 secondi dalla fine del recupero. Palla troppo lunga, ma arriva Angelino che rimette dentro dove il sempre presente Shomurodov fa una grande sponda per il peggiore in campo Dovbyk che solo a porta aperta di testa in ginocchio la butta dentro. 1-0 e stadio, sempre meraviglioso, in delirio.

Nella ripresa la Roma sostituisce Pellegrini con Pisilli e parte anche bene perché dopo un minuto e mezzo Koné tira in porta ma trova il portiere avversario sempre attento. A questo punto la Roma si chiude dietro e lascia totalmente il pallino del gioco ad un’ottima Fiorentina, che però si trova davanti un muro invalicabile. Al 65′ per dare un po’ di respiro alla squadra Ranieri fa entrare Guorna-Duat per un dolorante Cristante e Baldanzi per uno stanchissimo Shomurodov. Dove non arriva il centrocampo e la difesa giallorossa ci pensa sempre Svilar che si supera addirittura parando di piede su tiro di Mandragora al 66′. I nuovi entrati però danno un po’ di vivacità e di corsa alla squadra che lascia sempre il campo agli avversari ma ora può anche partire in contropiede. La Viola fa un bel giro palla ma non trova mai l’imbucata anche con i cambi fatti. La Roma dietro si chiude bene con un ottimo Mancini e a centrocampo cattura palloni e prova a rilanciare anche dopo la sostituzione di Dovbyk con El Shaarawy al 77′. All’83’ altra occasione per Kean dentro l’area ma Svilar in tuffo para ancora. Baldanzi ed El Shaarawy davanti non costruiscono grandi occasioni ma portano su la squadra che riesce a respirare malgrado la grande pressione viola che ha altre due piccole occasioni sul finale e nel recupero, ma la difesa respinge o la palla va alta. Al 96′ arriva il triplice fischio dell’arbitro che sancisce la vittoria della Roma tra le bandiere sventolanti dell’Olimpico in festa.

Diciannovesimo risultato utile consecutivo, praticamente un intero girone, 14 vittorie e 5 pareggi e ora l’Europa può diventare più di un sogno. La Roma ormai è abbonata all’1-0 con un grande allenatore in panchina che legge le partite prima e durante e riesce a fare dare il loro meglio a tutti i giocatori in campo soprattutto quelli che subentrano. Non si sa come andrà a finire con le prossime tre giornate difficilissime ma quello che è riuscito a fare Ranieri con questa squadra che era a due punti dalla retrocessione è un vero miracolo sportivo secondo solo al miracolo del Leicester vincitore della Premier League sempre guidata da Mister Ranieri. Ora la trasferta a Bergamo contro l’Atalanta terza che sarà fondamentale se si vuole ancora sognare, la squadra forse è un po’ stanca ma le vittorie danno adrenalina e fanno sentire di meno la stanchezza. Servono 9 punti che potrebbero addirittura non bastare se i risultati delle altre candidate saranno positivi. Grazie comunque a questo allenatore e a questi ragazzi che ce la stanno mettendo tutta per centrale un obiettivo che a Natale era utopia pura.

Nota a margine, grandissimo e bellissimo lo stadio tutto imbandierato come contro il Bilbao, ma lo stadio si è superato per l’omaggio a Edoardo Bove, ex (anche se il cartellino è ancora di proprietà della Roma) sfortunato che è fuori dal campo per problemi cardiaci e che a 23 anni potrebbe dire addio al suo sogno di fare il calciatore. Lo stadio e tutti i calciatori in campo in piedi ad applaudirlo e a fargli forza chiedendo di non mollare. Le sue lacrime sotto la sud che lo osannava hanno fatto commuovere tutti. Daje Edo ce la puoi fare!

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