Finti prodotti Made in Italy: sequestrati 5,6 milioni di articoli importati da Cina e Vietnam

Erano marchiati come italiani ma in realtà arrivavano da Cina e Vietnam: per questo oltre 5 milioni e mezzo di prodotti sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Torino nell’ambito dell’operazione “Non ci casco”. Oltre a 144mila caschi per moto e bici, gli investigatori hanno trovato visiere, batterie per auto, catene da neve etichettati con la bandiera tricolore: il valore complessivo è stato stimato in oltre 90 milioni di euro. In queste ore sono state eseguite perquisizioni nelle province di Milano, Mantova, Verona, Vicenza, Bologna e Modena, oltre che in siti di stoccaggio e punti vendita in Piemonte e in altre regioni. L’inchiesta del Nucleo di polizia economico-finanziaria, avviata per contrastare le frodi e tutelare il Made in Italy, riguarda quattro aziende.
I titolari sono stati denunciati per vendita di prodotti industriali con segni falsi e, in un caso, anche per frode in commercio e importazione di prodotti pericolosi per l’incolumità delle persone. In mesi di indagini i finanzieri, guidati dal colonnello Alessandro Langella, sono riusciti a ricostruire l’intera filiera dell’importazione dall’estero e la rete di distribuzione dei prodotti. Che prima venivano confezionati con i marchi che richiamavano l’Italia e poi venivano immessi sul mercato, nel nostro Paese ma anche all’estero. Per 10mila caschi da moto e 5mila da bici, la procura ha disposto perizie tecniche che hanno evidenziato gravi carenze strutturali e l’assenza dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa europea. Quindi, non erano omologabili perché ritenuti pericolosi.
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