Lazio

fine di un’era sotto l’ombra di Livia

È l’ultimo giro di giostra per il mercato rionale di Prima Porta, quello che due volte a settimana animava via della Villa di Livia, proprio accanto ai resti storici dell’antica dimora dell’imperatrice romana.

Tra bancarelle colorate, clienti affezionati e storie di quartiere, si chiude un capitolo lungo decenni. Il Municipio XV, infatti, ha approvato il nuovo piano del commercio, e con esso è arrivata anche la decisione: il mercato del martedì e del sabato sparirà.

A motivare la scelta, una lenta ma inesorabile decadenza. Delle 40 postazioni originarie, ormai ne restano la metà. Il martedì, spesso, c’è un solo banco non alimentare.

Troppo poco per tenere in vita l’intera struttura, soprattutto in un contesto logisticamente sfavorevole: la strada è chiusa al traffico e, nonostante gli sforzi, la sicurezza non è mai stata garantita del tutto. Incidenti tra operatori e clienti sono stati segnalati più volte, tanto da rendere necessario un cambio di rotta.

Villa di Livia è un mercato in difficoltà ha ammesso l’assessore al commercio Tommaso Martelliper posizione, numero di operatori e problematiche legate alla sicurezza”. Così, dopo il tentativo fallito di proporre un trasferimento a Valle Muricana, gli operatori confluiranno nel più ampio mercato di largo Nimis, a Labaro.

Lì, il mercato potrà espandersi da 64 a 73 postazioni, accogliendo i banchi “orfani” di Prima Porta. In arrivo anche novità importanti: un’isola ecologica dedicata alla raccolta differenziata degli operatori e nuovi servizi igienici, anche mobili, per migliorare la fruibilità dell’area.

Ma il piano del commercio non si ferma qui. Sono in arrivo nuovi bandi per lo storico mercato di piazza Diodati, ora ufficialmente affidato al Municipio dopo trent’anni di incertezze, e per i chioschi di fiori del Cimitero Flaminio. In cantiere anche il rilancio del mercato di piazza Monteleone di Spoleto, parte integrante del progetto di riqualificazione urbana.

Nel complesso, il territorio del Municipio XV mantiene le sue 373 postazioni tra mercati, edicole e chioschi, senza alcuna perdita rispetto al passato.

Un piano che valorizza le nostre realtà commercialicommentano il presidente Daniele Torquati e l’assessore Martelli per tutelare un settore cruciale non solo dal punto di vista economico, ma anche per la coesione sociale e il benessere della comunità”.

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