Toscana

Fillippo Boni verso l’assessorato alle infrastrutture. Il quadro delle deleghe in Regione


Servirà ancora qualche giorno per definire gli incastri delle nuove deleghe della giunta regionale, anche se ormai appare chiaro che l’aretino del Pd Filippo Boni, ex vice sindaco di Cavriglia e più votato della provincia, sarà il nuovo assessore alle infrastrutture. Un assessorato di peso: Boni succede a Stefano Baccelli, titolare della delega nella scorsa legislatura. E prima ancora nelle mani di una altro aretino, Vincenzo Ceccarelli.

Ci sono ancora in questioni in sospeso, ad esempio quella sulla delega alla caccia: Giani potrebbe tenersela per sé, per evitare frizioni con il mondo venatorio. Le deleghe a caccia e pesca nella scorsa legislatura erano abbinate a quella dell’agricoltura, in mano alla vice presidente Stefania Saccardi. Ma potrebbero essere spacchettate, perché l’agricoltura dovrebbe andare ad Alberto Lenzi di Avs, vicino al mondo ambientalista. Peraltro la delega all’Ambiente e alla transizione ecologica, altro assessorato a cui potrebbero essere accoppiate caccia e pesca, dovrebbe andare a David Barontini del M5S.

A proposito di Monia Monni, ex titolare di transizione ecologica, ciclo dei rifiuti e parchi, dovrebbe ottenere il pesante assessorato alla sanità che fu di Stefano Bezzini, senese rimasto al palo nella giunta e nuovo capogruppo Pd in consiglio. Monni dovrebbe ottenere anche la delega al welfare. La nuova vice presidente, Mia Diop di Livorno, avrà deleghe a legalità, pace, cooperazione internazionale.

Leonardo Marras da Grosseto, titolare finora dell’economia e delle attività produttive, dovrebbe ampliare ulteriormente il portafoglio con la delega alle partecipate.

Istruzione e università dovrebbero rimanere ad Alessandra Nardini, mentre Cristina Manetti dovrebbe ottenere la cultura. Per Bernard Dika il ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio regionale.


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