Puglia

“Fiction spregevole, si tratta di un falso storico” – BarlettaLive.it

Andata in onda il 15 – 16 agosto 2024 una Fiction ignobile, spregevole che merita profondo disappunto per chi ha cercato all’epoca di creare un falso storico, creata e aiutata da gente estranea alla vita della Famiglia Mennea, con l’ausilio di articoletti di giornale, che non hanno nessun valore probatorio ma sono solo notizie di seconda mano, pregna di invenzioni e falsità.  Nessuno ha avuto il coraggio di dire e ha il coraggio di dire che si è creata una visione distorta della storia di Pietro e della Famiglia. Si continua a denigrare la Famiglia Mennea, con dichiarazioni manifestamente false, illecite, sia nella sostanza che nella forma, nonostante che in diverse occasioni ho chiesto di non far menzione della famiglia Mennea, nonostante nessun consenso è stato rilasciato da chi scrive essendo titolare in via esclusiva dei diritti afferenti allo sfruttamento del nome e dell’immagine della medesima e che afferiscono a soggetti ormai defunti. Difficile da comprendere che le foto o le immagini postate o riprese senza autorizzazione, va a ledere e a incidere su alcuni diritti fondamentali relativi alla stessa immagine e alla riservatezza delle persone ritratte.

Il diritto all’immagine è un diritto personale, non può essere venduto, né la persona può rinunciarvi e non si estingue mai.

In tale ottica, l’interesse di chi scrive è finalizzato a che non vengano riproposte mai più vicende ormai superate dal tempo, obsolete, vacue, fatue, che si pongono in diretta correlazione e contrapposizione con l’interesse alla non divulgazione di fatti che non hanno più attualità nel presente, bisogna onorare a tal riguardo la memoria di altre persone ormai defunte che hanno tutto il diritto ad essere rispettate e a vedere tutelato il proprio passato.

Preme evidenziare che niuno consenso la mia persona, nella sua qualità anzidetta, ha mai rilasciato in ordine alla messa in onda di questa specie di finzione, relativa a questioni private della mia famiglia. (ma qualcuno da questa situazione vuole ancora guadagnare).

Alfio Giomi l’allora Presidente della Fidal lo definì un “falso storico” cui può credere solo chi non ha vissuto o chi è in malafede,  o a chi continua a parlare perchè non ha niente da fare nella vita.

Si evince da questa specie di “fiction” tutta la lesione della reputazione e della memoria di soggetti ormai defunti, tutto quello che si vede non ha riscontro alcuno nella realtà ricorrendo ad artifici anche grossolani.

La qualificazione di Fiction o finzione deve comunque avere una ricostruzione che rispecchia la veridicità dei fatti narrati e qui non c’è nulla di vero.

La vicenda la ricostruzione non si è attenuta alla realtà dei fatti, costituisce pertanto diffamazione con il conseguente obbligo di risarcire il danno subito, l’attribuzione a un personaggio e ad altre persone facilmente identificabili del compimento di atti e comportamenti privi di riscontro nella realtà e frutto dell’autore fuorviato da altre persone che hanno da sempre distorto la realtà dei fatti.

A tutela dell’onore e dell’integrità morale dei soggetti dopo la loro morte- offesi da una pubblicazione – sono legittimati ad agire I suoi stretti congiunti, sia perché le offese ledono il sentimento di pietà che essi nutrono nei confronti dell’estinto, sia perchè esse arrecano pregiudizio all’onore, al decoro e all’integrità morale loro personale, poiché dell’offeso/i essi portano il nome e rappresentano la naturale continuazione generazionale.

Per finire era molto meglio non mandare in onda questa porcata, mi pare che anche questa situazione non finirà nel migliore dei modi.

 

martedì 20 Agosto 2024


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