Fiamme nel cantiere navale di Cervignano, i proprietari delle barche: «Distrutto un gommone da 400 mila euro»
«Appena ho saputo della notizia sono partito da Treviso per venire qui, ma del mio gommone da 400 mila euro non c’era più niente». Lo sconforto nelle parole di Gianni Maronese, uno dei diversi proprietari che questa mattina si sono svegliati con la notizia dell’incendio che ha ha coinvolto il cantiere nautico Molinas di Cervignano, dove tenevano le proprie barche per il rimessaggio invernale.
Incendio di Cervignano, i proprietari delle barche: “Distrutto un gommone da 400 mila euro”
Le fiamme hanno distrutto quasi internamente la struttura, il cui tetto è crollato a causa del calore. I danni sono molto ingenti, non sono stati ancora quantificati ma si parla di centinaia di migliaia di euro. Decine di imbarcazioni sono andate distrutte.
Gianni Maronese
Tra i primi ad arrivare sul posto c’è stato, come detto, Gianni Maronese, comproprietario di un gommone da 15 metri con un valore di circa 400 mila euro. «Sono partito da Treviso, dove vivo, appeno ho saputo dell’incendio. Quando sono arrivato qui mi sono reso conto che del mio gommone non era rimasto più nulla». Ora l’auspicio è che l’assicurazione copra i danni: «La speranza è quella, altrimenti si tratta di un danno davvero grande, il mio gommone era tra i più costosi presenti nel cantiere»
Renzo Stradiotto
Anche Renzo Stradiotto è arrivato questa mattina da Treviso: «Mi ha chiamato mio nipote dicendomi che un cantiere era andato a fuoco, e siamo venuti qui per verificare se fosse proprio quello dove tenevo il mio gommone. Così è stato». «L’abbiamo messo qui questo autunno, ma queste cose non si possono prevedere.
Stefano Toniutti
«Questa mattina mi hanno detto di venire con un po’ di calma – racconta Stefano Toniutti, proprietario di una delle imbarcazioni distrutte – perché non c’era nulla da salvare. Ed effettivamente è così. Avevo una barca del modello Mochi 33 Open, era una mia passione». Toniutti è un cliente abituale del cantiere Molinas: «La lascio qui ogni anno per il rimessaggio invernale, ma stamattina ci siamo svegliati con questa sorpresa».
Giovanni Simolato
«All’inizio ci avevano detto che era il nostro cantiere ad essere andato a fuoco, poi arrivati sul posto ci siamo resi conto che era un altro», racconta Giovanni Simionato titolare di un altro cantiere nautico nella zona di Cervignano. «Purtroppo è un disastro, i danni sono parecchio ingenti», ha concluso
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