Festival della Zampogna, straordinario successo per la 49esima edizione | isNews
Il direttore artistico Christian Di Fiore: “Un evento che cresce, che innova e che mette al centro la qualità artistica, la partecipazione del pubblico e il coinvolgimento dell’intero paese”
SCAPOLI. Quello appena concluso, il 25, 26 e 27 luglio, è stato uno straordinario Festival della Zampogna: una delle edizioni più partecipate di sempre, con un afflusso di visitatori, suonatori e musicisti nettamente superiore rispetto agli anni passati. Non si è trattato di una presenza occasionale, ma di un pubblico realmente interessato alla manifestazione, giunto a Scapoli per vivere l’esperienza del festival, seguire gli eventi in programma e immergersi nell’atmosfera unica che solo questa rassegna sa offrire.
“Grande successo ha riscosso la novità di quest’anno, i ‘Soffi d’Apertura’ – spiega il direttore artistico del Festival Christian Di Fiore – i musicisti che durante il pomeriggio avevano animato con le loro melodie le vie del paese, la sera di venerdì sono saliti sul palco principale, trasformandosi nei protagonisti assoluti della serata inaugurale e regalando al pubblico un’atmosfera suggestiva e coinvolgente che ha avvolto tutto il borgo”.
“Abbiamo avuto il privilegio di ospitare due importanti istituzioni musicali: il Conservatorio di Catanzaro e il Conservatorio dell’Aquila, che hanno offerto appuntamenti culturali di alto livello, arricchendo la programmazione artistica e creando un dialogo musicale di grande spessore”, continua Di Fiore.
“Particolarmente riuscito anche l’esperimento della NovaOrchestra Mediterranea, da me diretta, che ambisce a diventare l’orchestra stabile del festival e, negli anni a venire, ospiterà artisti di fama internazionale – aggiunge il direttore Di Fiore – Quest’anno, oltre al nostro ospite speciale Tony Esposito, abbiamo avuto l’onore di accogliere il grande cornamusista francese Eric Montbel, figura di riferimento a livello europeo per la musica tradizionale, che con la sua arte ha portato al festival un tocco di autentico respiro internazionale, arricchendo ulteriormente il dialogo musicale tra culture”.
“Insomma, un’edizione che resterà nella memoria di tutti e che ci conferma sulla strada intrapresa: un festival che cresce, che innova e che mette al centro la qualità artistica, la partecipazione del pubblico e il coinvolgimento dell’intero paese”, conclude Di Fiore.
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