Ferrovie, l’estate dei cantieri: 1200 interventi. La mappa
Sarà un’estate di lavori sulle linee ferroviarie italiane. Comprese le tratte che attraversano Arezzo e che riguardano sia l’alta velocità sia le linee regionali.
“Tutte le principali opere infrastrutturali del Gruppo Fs sono oggi in piena fase di realizzazione – spiega in una nota il Gruppo Fs – , con interventi che spaziano dall’upgrade tecnologico della rete alla riqualificazione delle stazioni, nel pieno rispetto dei cronoprogrammi previsti. Tra le attività più significative, avanzano i lavori per l’installazione del sistema Ertms e gli interventi negli scali ferroviari, che rappresentano il segno concreto di una trasformazione profonda e capillare. Un cambiamento che sta prendendo forma in tutta Italia e che segna l’evoluzione del sistema di mobilità nazionale: sempre più integrato, sostenibile, connesso”.
Investimenti e dibattito aperto
Gli investimenti sono ingenti. “Il Piano Strategico 2025-2029 garantirà investimenti per 100 miliardi di euro in cinque anni. “Solo il 13% finanziati con fondi Pnrr – spiega Fs – . Di questi 100 miliardi, 62 saranno destinati alle infrastrutture. Nel 2024 Fs, attraverso Rete Ferroviaria Italiana, ha pubblicato 359 bandi di gara per un valore di 13,4 miliardi di euro e aggiudicato 293 gare per circa 10 miliardi di euro. A trainare un’over performance, gli investimenti per la manutenzione (per il 30%), il potenziamento tecnologico della rete e l’investimento sulle stazioni. Rfi, è inoltre responsabile della gestione e manutenzione della rete ferroviaria italiana. La manutenzione ordinaria della rete richiede ingenti risorse finanziarie. Ogni anno, infatti, destina 3,5 miliardi di euro a interventi di manutenzione sulla propria rete ferroviaria”.
Lavori importanti dunque, che in parte preoccupano per i disagi che stanno apportando, tanto che le proteste da parte degli amministratori non mancano. Ma che hanno obiettivi ben precisi.
1200 cantieri
Sono circa 1.200 i cantieri attivi oggi sulla rete. Nel dettaglio, spiega Fs “500 per manutenzione e 700 per nuove opere, con inevitabili interruzioni temporanee di linea. Un numero così elevato di cantieri sulla rete non si era mai visto prima: ciò è dovuto alla sovrapposizione delle opere Pnrr agli ordinari interventi di manutenzione. I cantieri negli ultimi anni sono aumentati e conseguentemente le interruzioni continuative. Per comprendere la portata dell’intervento: nel 2023 sono state gestite 160 mila interruzioni di linea mentre nel 2025 se ne prevedono 345 mila, la maggior parte nei periodi di minore afflusso di lavoratori e studenti pendolari”.
Principali interruzioni estive
Chi deciderà di utilizzare il treno per le proprie vacanze, dovrà avere qualche accortezza in più. Per quel che riguarda la rete AV/AC nei prossimi mesi sono previste alcune interruzioni che tuttavia preserveranno la mobilità delle persone e adeguati volumi di offerta dei treni, come ad esempio:
• la linea AV Firenze – Roma: 11 agosto – 22 agosto, interruzione di linea di 11 giorni per interventi di manutenzione dell’infrastruttura nella tratta Orvieto Sud – Chiusi Nord;
• la linea AV/AC Verona – Vicenza: 5 agosto – 25 agosto, interruzione di linea di 21 giorni per i lavori di realizzazione della nuova linea AV/AC tra Verona e Vicenza e l’attraversamento della stazione di Vicenza.
• la linea AV/AC Milano – Bologna: 11 agosto – 17 agosto, interruzione di linea di 7 giorni per il rinnovo dei deviatoi nella tratta Castelfranco-Fidenza;
Non solo Alta velocità, dal momento che durante la stagione estiva anche alcune tratte regionali saranno interessate da lavori sulle linee ferroviarie come nel caso della Milano-Genova, limitata dal 1° giugno al 28 settembre per lavori di manutenzione al ponte sul fiume Po finalizzato al futuro innalzamento della velocità nell’ambito dell’importante progetto di velocizzazione della linea Milano-Genova che raggiugerà i 180km/h migliorando le performance dei collegamenti
Azioni migliorative
“Per quanto riguarda la circolazione ferroviaria il Gruppo FS ha iniziato ad attuare una serie di interventi migliorativi e individuato alcune soluzioni per ottimizzare il servizio che stanno dando ottimi risultati in termini di puntualità già in questa prima parte dell’anno”. Così Fs spiega la situazione e aggiunge: “In accordo con le imprese ferroviarie e con gli stakeholder sono state identificate una prima serie di provvedimenti per alleggerire la pressione nei nodi più congestionati, specializzare linee e stazioni per favorire la circolazione di treni con la stessa velocità, ridurre le interferenze tra le diverse tipologie di servizio.
Dal 2009, anno del lancio del servizio alta velocità, il numero di treni che percorrono la rete ogni giorno è significativamente incrementato, passando dai 188 treni al giorno del 2009 ai 400 del 2024″.
La tratta che interessa Arezzo e il Valdarno, quella cioè che si trova a collegare Roma e Milano è al centro dell’attenzione: “L’asse Milano-Roma, in particolare, costituisce una delle tratte ad alta velocità maggiormente trafficate a livello europeo, con oltre 150 collegamenti giornalieri. L’intero servizio Av presenta due complessità: da una parte la pressione sulla rete ferroviaria e sulle stazioni, dall’altra l’interconnessione tra rete ad alta velocità e rete convenzionale.
Come conseguenza, la rete risulta congestionata e percorsa nelle stesse tratte da treni ad alta velocità, Intercity e regionali. Sulla Direttissima Firenze-Roma, ad esempio, circolano circa 340 treni al giorno, di cui almeno 260 AV, 35 IC e 45 del Regionale e, nel solo nodo di Roma, ne transitano quotidianamente più di 1.500. La rete AV si interseca in diversi punti con quella convenzionale, in particolare in corrispondenza delle stazioni, favorendo l’interscambio, ma aumentando la probabilità di mancato rispetto dei tempi di percorrenza”.
L’unica stazione in cui il flusso AV e quello convenzionale sono distinti è attualmente Bologna, dove la separazione tra trasporto regionale, Intercity e alta velocità permette la non interferenza e una gestione ottimale.
A Roma Termini, invece, la circolazione risulta essere più congestionata. Per alleggerire la pressione sull’hub è necessario ottimizzare i flussi anche utilizzando altre stazioni del nodo di Roma, come Tiburtina.
Dopo il Covid c’è stata una ripresa della domanda da parte dei passeggeri, sempre più orientati a viaggiare con mezzi green. Parallelamente, l’avvio dei lavori finanziati dal PNRR comporta la necessità di intervenire sulla rete, con conseguenti interruzioni programmate del servizio. Tutti questi elementi rendono necessaria una rimodulazione dell’offerta.
“L’obiettivo è quindi di utilizzare al meglio tutte le stazioni lungo la dorsale Milano-Roma-Napoli, come prevedeva in origine il sistema alta velocità. Opere come il sottoattraversamento di Firenze, interventi di raddoppio di linea e potenziamento tecnologico sono tutti funzionali a migliorare la gestione della circolazione”.
Cosa accadrà questa estate?
“Ad agosto – speiga il gruppo Fs – si registra un calo dei viaggiatori pendolari dovuto alla chiusura delle scuole e alle ferie estive ed è di norma in questo periodo che vengono collocati i lavori più complessi e a maggior impatto che necessitano di un’interruzione continuativa della circolazione treni. Queste chiusure permettono di accelerare le lavorazioni e consentire la messa a terra dell’enorme mole di investimenti con fondi Pnrr. I lavori garantiranno una rete più efficiente e moderna. Sulle principali direttrici di traffico ferroviario c’è la massima attenzione a preservare la circolazione ferroviaria nei periodi di esodo e controesodo. Peraltro, i lavori sono coordinati anche con i concessionari stradali in modo da garantire la sospensione dei cantieri stradali sugli itinerari stradali alternativi e agevolare il traffico su gomma legato agli esodi turistici”.
Fs ha promosso una campagna di comunicazione che ha l’obiettivo di informare, linea per linea, quali sono le difficoltà che i passeggeri incontreranno e in quale periodo dell’anno e al contempo infondere consapevolezza dei benefici che conseguiranno dagli interventi previsti. Le chiusure delle linee comporteranno inevitabili disagi ma non impediranno alle persone di spostarsi.
Le grandi opere
Tra le grandi opere i cui lavori sono in corso, c’è anche la aassante AV di Firenze. Si tratta di un’opera che “comprende il sottoattraversamento ferroviario della città, permetterà di separare i flussi tra treni regionali e alta velocità, aumentando la capacità della rete in superficie a beneficio del traffico locale. Il nuovo tracciato AV/AC urbano si estenderà per circa 7 km in sotterranea, con due gallerie parallele poste mediamente a 20 metri di profondità, e due tratti terminali in superficie: a nord, tra le stazioni di Firenze Castello e Rifredi, e a sud, nei pressi di Firenze Campo di Marte. Lungo il percorso sotterraneo, nella zona di via Circondaria, sarà realizzata la nuova stazione AV Firenze Belfiore, progettata dallo studio di Architettura Foster in collaborazione con la società di ingegneria Ove Arup & Partners”.
Tecnologia Ertms
Obiettivo strategico è prevedere l’applicazione dell’innovativo sistema Ertms su tutti i 16.800 km di rete. Scelto dall’UE come standard unico per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni, l’ Ertms rappresenta la più evoluta tecnologia in ambito segnalamento ferroviario: è anche grazie a questo sistema, adottato sulle linee alta velocità, che è possibile raggiungere i 300 km/h. Il sistema è in grado di aumentare le performance della rete e garantire una maggiore affidabilità dell’infrastruttura, determinando un miglioramento della regolarità della circolazione e della qualità del servizio. Oltre a prestazioni più elevate, l’Ertmspermette anche un risparmio sui costi di gestione e manutenzione rispetto ai tradizionali sistemi di segnalamento, ma anche un considerevole risparmio energetico complessivo. Attualmente sono in corso interventi in modo diffuso su tutto il territorio nazionale. Parte di questi interventi rientra fra le attività finanziate con fondi PNRR, interessando complessivamente circa 2.800 km di rete da completare entro il 2026 grazie a un investimento di 2,5 miliardi di euro.
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