Cultura

Ferrara Buskers Festival 2025: la città che suona, cammina e sogna

Dal 27 al 31 agosto, Ferrara tornerà ad accogliere il Ferrara Buskers Festival, giunto alla sua 38ª edizione.

Per cinque giorni, il centro storico si trasformerà in un mosaico vivente di musica, colori, incontri, libertà. Un festival senza palchi né biglietti da prima fila, dove la strada è il palcoscenico e il pubblico è parte dello spettacolo.

Nato nel 1988 da un’intuizione di Stefano Bottoni, allora fabbro e musicista, il Ferrara Buskers è stato il primo festival al mondo interamente dedicato alla musica di strada. Un’idea nata quasi per reazione – dopo che due musicisti furono allontanati dai vigili – e che in poco tempo è diventata un riferimento internazionale.

Oggi come allora, l’evento celebra l’arte dell’improvvisazione, la relazione diretta, il gesto sincero, in un mondo musicale sempre più filtrato da algoritmi e palinsesti digitali.

259 artisti, 19 Paesi, zero confini

L’edizione 2025 ospiterà 90 gruppi per un totale di 259 artisti, provenienti da 19 nazioni, tra cui Australia, Corea del Sud, Canada, Giappone e, per la prima volta, Taiwan.

La varietà dei generi è impressionante: dal beatbox italiano di Blackroll alla musica tradizionale russa dei Doctor Bajan, dai ritmi elettronici di Ataya alla world music francese degli Acousteel Gang, passando per jazz, pop, blues psichedelico, reggae rock, fino alla performance acrobatica di George Tsai con il diablo.

Grande spazio anche alla presenza femminile, con molte busker soliste che viaggiano per portare la propria arte in strada. Un segno tangibile di un festival che cambia, ascolta e rappresenta.

Il premio Gianna Nannini

Tra le novità più rilevanti del 2025 c’è la nascita del Premio Gianna Nannini, una scelta che riconosce il valore di chi, come la cantante senese, ha abbracciato lo spirito del busking, suonando senza filtri in piena pandemia dal ponte levatoio del Castello Estense.

Il primo riconoscimento va a Tribalneed, artista italo-sudafricano che fonde ritmi ancestrali, synth, didgeridoo e percussioni in una performance dal vivo carica di vibrazioni.
Un musicista errante che ha scelto la strada come scelta radicale, capace di coinvolgere, educare e ispirare.

Jimmy e Lucio: ritorno in una piazza

La serata di chiusura, il 31 agosto, sarà affidata alla memoria. Piazzetta San Michele ospiterà la proiezione di un concerto storico: quello che nel 1989 vide Lucio Dalla e Jimmy Villotti suonare da veri buskers tra la gente.

Ferrara Buskers Festival 2025

Sarà anche l’occasione per presentare due uscite editoriali postume dedicate a Villotti: il libro “Farfalle”, pubblicato da Pendragon, e un doppio LP prodotto da Mauro Malavasi.
Un omaggio delicato, che riafferma il legame profondo tra Dalla e Ferrara, tra la canzone d’autore e la libertà della strada.

Non solo spettacoli: laboratori, talk e mostre

Il festival è anche formazione e riflessione. Oltre 60 spettacoli a sera, il programma prevede:

  • 13 laboratori per bambini, ragazzi e adulti
  • 5 talk tra cui spiccano Donne di strada (30/08) e ECOBuskers (31/08)
  • 5 reading in collaborazione con Grisù 451
  • 4 mostre, tra cui spiccano la retrospettiva di Joe Oppedisano, la raccolta dei manifesti storici disegnati da Claudio Gualandi, e l’omaggio al fotografo Bruno Droghetti

Non manca la Scuola Buskers, tre incontri formativi gratuiti (il 4, 11 e 18 agosto) per imparare le tecniche base del busking, rivolti a chi sogna di portare la propria musica sulla strada.

Musica, arte e cibo: tutto in equilibrio

La città sarà animata da un mercatino dell’artigianato artistico e un’area street food con proposte regionali, vegetariane e internazionali. Gli orari saranno serali, dalle 18 alle 24, tranne domenica, con chiusura anticipata alle 21.

Grande attenzione anche all’ambiente, grazie al progetto BGREEN, che include isole ecologiche, laboratori sul riciclo e il refill gratuito di acqua naturale o frizzante in collaborazione con Hera.

Un festival per chiunque, davvero

Il Ferrara Buskers è anche un progetto inclusivo e sociale: accessibile alle persone con disabilità, con ingresso gratuito per gli accompagnatori e desk informativi dedicati.
L’arte raggiunge anche la Casa Circondariale di Ferrara, con visite speciali e attività musicali per chi è ai margini della società. Perché la musica non esclude, unisce.

Le vie piene, le notti danzanti, i dialoghi in lingue diverse, le amicizie improvvisate che durano il tempo di una canzone o di una vita. Tutto questo è un atto collettivo, ripetuto ogni estate: scegliere la strada, scegliere l’ascolto, scegliere di esserci.




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