Marche

«Fermo fanalino di coda». Cesetti (Pd) e Grinta (Ast), valutazioni contro

FERMO «Siamo i peggiori delle Marche e purtroppo non mi sorprende». Il consigliere regionale del Pd Fabrizio Cesetti sottolinea il dato negativo dell’Ast di Fermo, nel monitoraggio svolto dall’Ars sui tempi delle liste d’attesa di cui abbiamo riferito ieri in Regione. «Facciamo registrare il dato più negativo, nonostante lo straordinario impegno del personale sanitario – commenta Cesetti – Proprio ieri avevo depositato un’interrogazione alla giunta regionale, dopo aver ricevuto una segnalazione di un cittadino, per sapere se sia vero che per una risonanza alle ginocchia non solo non c’è posto nel breve termine, ma addirittura non esiste neanche una lista a lungo termine. Da quattro anni denunciamo come la politica sanitaria del centrodestra abbia gravemente penalizzato la sanità fermana. I dati oggi lo certificano la veridicità delle critiche. Se si fossero accolte le nostre proposte, forse si sarebbe mitigato l’impatto negativo».

L’accusa

Cesetti torna a puntare il dito contro l’abolizione dell’Asur e la costituzione di 5 Ast, «che ha scatenato guerre di potere e paralizzato per due anni ogni programmazione. Fermo ne è una drammatica prova: chi non ricorda l’indecoroso valzer di direttori sanitari alla guida dell’Area vasta prima e dell’Ast poi?» Per il consigliere ed ex assessore regionale, «difficile immaginare che le cose cambino con questo centrodestra, tanto meno a Fermo, dove le azioni messe in campo per risolvere le liste d’attesa non sono state sufficienti né efficaci. Ormai molti cittadini sono costretti a rivolgersi a strutture sanitarie fuori regione o, per chi se lo può permettere, a case di cura private, accollandosi il costo delle prestazioni. Sempre più frequentemente, non potendo accedere al Servizio sanitario regionale, in molti, specie anziani o appartenenti alle fasce sociali più deboli, rinunciano alle cure.

I numeri

«Accade, secondo il 7° Rapporto Gimbe sul Servizio sanitario nazionale al 9,7% delle famiglie marchigiane, contro il 7,6% della media nazionale. Un dato che – chiosa Cesetti – vista la drammatica situazione nel Fermano, rischia di avere un’incidenza ancora maggiore nel nostro territorio». Invitato ad un commento sui dati relativi alle liste d’attesa nella sua area, il direttore generale dell’Ast Fermo Roberto Grinta evidenzia invece che «il report e i dati Aris sono aggiornati alla fine di luglio. Dai mesi successivi sono state attenzionate prestazioni che rilevavano una richiesta piuttosto elevata. Il tutto con il grande lavoro dei professionisti ed operatori della Ast Fermo».

L’esempio

Sulle liste d’attesa Grinta prende «l’esempio della mammografia, che a Fermo è posizionata tra le migliori nelle Marche e rientra nel percorso di screening programmato. Non si può paragonare rispetto ai relativi tempi di attesa; infatti si prende in carico il paziente secondo un programma e non devono essere inseriti i controlli. Ricordo, infine, che per tutte le richieste per attività di ricovero (intervento) per patologie neoplastiche (inserite nelle liste d’attesa nazionale) l’Ast di Fermo rispetta i tempi previsti».




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