Fermate non sicure in Molise: interrogazione parlamentare del PD al ministro Salvini – isNews
Il grazie della consigliera regionale Salvatore ai parlamentari Dem per un problema da tempo denunciato, anche con una interpellanza alla Giunta regionale
CAMPOBASSO. Trasporto in Molise e fermate non sicure: il deputato del Partito Democratico, Andrea Casu, è il primo firmatario di un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro Matteo Salvini sulle fermate prive dei requisiti di sicurezza del trasporto pubblico molisano.
Lo annuncia la consigliera regionale Dem Alessandra Salvatore. “Voglio ringraziare – scrive in una nota – l’onorevole Casu e gli altri parlamentari del Pd, Marco Sarracino, Emanuele Anthony Barbagallo, Valentina Ghio e Marco Simiani (co-firmatari dell’atto alla Camera) per l’interessamento mostrato verso un problema che già avevamo denunciato come gruppo consiliare PD in Consiglio regionale, tramite una nostra interpellanza al Presidente della Giunta molisana volta a capire come si intendono tutelare i diritti di pendolari e conducenti”.
Il 4 febbraio 2025 Alessandra Salvatore e i colleghi dem Vittorino Facciolla e Micaela Fanelli hanno chiesto al Governatore Francesco Roberti cosa avesse intenzione di fare per le fermate non a norma, presenti sulle SS 647 e 87.
“Sono quelle utilizzate ogni giorno – ricorda Salvatore – da studenti e lavoratori (in larga parte operai Stellantis e dell’indotto) che, in aggiunta al problema sovraffollamento, sui mezzi spesso obsoleti del Tpl, ad un certo punto hanno dovuto fare i conti anche con la decisione di molti autisti di non effettuare più fermate presso soste autorizzate, ma non conformi alle prescrizioni del Codice della Strada. I conducenti non hanno alcuna colpa e lo abbiamo detto chiaramente: sono vittime anche loro, perché destinatari di sanzioni amministrative che gli sono state comminate per aver fatto scendere passeggeri in luoghi con caratteristiche tali da mettere a rischio la loro incolumità e quella dei passeggeri, come ci hanno riferito le organizzazioni sindacali. Nella nostra interpellanza ci siamo fatti portatori di entrambi gli interessi: da un lato quelli dei pendolari costretti a confrontarsi con l’incertezza di potere salire e/o scendere alle fermate esistenti lungo le SS 647 e 87, dall’altro quelli dei conducenti di autobus, che – come ricordano al Ministro Salvini i nostri parlamentari – rischiano pesanti multe, oltre alla decurtazione dei punti sulla patente. E qualora si dovesse verificare un incidente ai passeggeri sarebbero costretti a pagare i danni.
Il consigliere delegato, Roberto Di Pardo, ci aveva dato rassicurazioni sul fatto che l’azienda Sati si era impegnata a tenere indenni i propri autisti da multe e da relative spese legali, in attesa della messa in sicurezza delle fermate in questione. Ma ad oggi non sappiamo se davvero ciò si è verificato e se è stato garantito il ripristino di tutte le fermate previste nel PEA. E, poiché il caso molisano non è isolato, è un bene che anche il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture sia stato interessato per evitare, sia a livello nazionale che locale, che si presentino fattispecie analoghe che mettano a serio rischio la sicurezza stradale e danneggino al tempo stesso passeggeri, lavoratrici e lavoratori”.
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