Femminicidio Sula, madre di Mark citata in giudizio. Autopsia, Ilaria picchiata poi uccisa
di Mar.Ros.
Comparirà davanti al giudice monocratico a fine anno, per concorso in occultamento di cadavere, la madre di Mark Samson, reo confesso del terribile femminicidio di Ilaria Sula. Questa una delle novità che emergono sul delitto di via Homs a Roma, quando le indagini sono ormai alle battute finali.
Femminicidio premeditato Riconosciuta al giovane, ex fidanzato e assassino della studentessa di Terni, la premeditazione del crimine e l’aggravante dei futili motivi, per lui tramonta la possibilità del rito abbreviato. A giudicarlo sarà la Corte d’Assise, da stabilire se con giudizio immediato o passando per l’udienza preliminare. Verosimilmente, la conclusione delle indagini non andrà oltre la fine di luglio. Tantissime le prove raccolte sul femminicidio che ha scosso l’intera comunità universitaria de La Sapienza e tutta la città di Terni. Dai risultati dell’autopsia, in particolare, sarebbe confermato che il 22enne filippino prima di sferrare le coltellate fatali a Ilaria, l’avrebbe aggredita e picchiata. Dai tabulati telefonici e le analisi sui dispositivi mobili, risulterebbe inoltre la premeditazione del delitto da parte del ragazzo che non accettava la fine della relazione e che avrebbe convinto Ilaria a recarsi da lui quella sera di fine marzo, quando la giovane è scomparsa.
Addio a Ilaria Sula Uccisa e chiusa in due sacchi neri, poi infilata in una valigia dalla quale fuoriuscivano le gambe, la giovane è stata ritrovata qualche giorno più tardi in un dirupo non lontano dalla Capitale. Per un po’, Mark, preso possesso del suo cellulare, ha anche finto di essere Ilaria; probabilmente nel tentativo di depistare le successive indagini che hanno fatto luce sull’orrore. Dal carcere l’assassino ha scritto lettere agli inquirenti, ai suoi, a quella madre che lo ha aiutato a sbarazzarsi del cadavere, e anche ai genitori di Ilaria, distrutti da un dolore che li ha allontanati smisuratamente da una normalità che forse non ritroveranno più. In un trolley, senza vita, con il corpo di Ilaria se ne sono andati i suoi sogni di ragazza, la gioia dei suoi cari di vederla felice e impegnata negli studi, l’affetto di una figlia, una sorella, un’amica.
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