Trentino Alto Adige/Suedtirol

Femminicidio di Silandro, duello fra difesa e parte civile sull’infermità di mente – Cronaca



BOLZANO. La Corte d’assise di Bolzano, presieduta dal giudice Stefan Tappeiner, ha deciso oggi di non disporre subito, come invece richiesto dalla difesa, una perizia psichiatrica nei confronti di Omer Cim, il 29enne che il 12 agosto 2023 a Silandro uccise a coltellate la sua ex compagna Celine Frei Matzohl, alla vigilia del suo 21esimo compleanno.

I tre consulenti della difesa — Heinz Prast, Stefano Zago e Tommaso Caravelli — questa mattina, durante una nuova udienza del processo che vede Cim accusato di omicidio premeditato, hanno già esposto le loro tesi: dopo aver incontrato Cim in carcere e discusso con lui, i tre consulenti hanno riscontrato un “disturbo delirante” e sostengono che egli sarebbe stato seminfermo di mente al momento dei fatti.

La consulente della parte civile, la psichiatra forense Anna Palleschi, ha invece spiegato in aula di ritenere Cim (dopo aver visionato gli incontri svolti in carcere dai consulenti della difesa) perfettamente capace di intendere e di volere.

Alla richiesta di disporre una vera e propria perizia psichiatrica nei confronti di Cim, i giudici hanno però deciso di rinviare questa decisione: prima, dunque, verrà conclusa la fase istruttoria del processo, per accertare nel dettaglio la dinamica dei fatti, e solo successivamente si deciderà se disporre anche la perizia psichiatrica dell’imputato. Nel frattempo, i giudici hanno comunque autorizzato i consulenti della difesa ad effettuare delle visite in carcere a Cim.




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