Società

Fedez e il patrimonio da 20 milioni di euro: «Gli obiettivi economici che raggiungo sono semplicemente un pezzo di libertà in più che mi posso permettere»

Fedez, intervistato da Forbes Leader, ha offerto una riflessione sul suo patrimonio familiare che supera 20 milioni di euro, molti dei quali accumulati offrendo anche la propria vita privata e familiare, con tutti i risvolti negativi che ciò comporta: «Credo che come tutte le cose mi abbia avvantaggiato da un lato, soprattutto per ciò che riguarda il personal branding se vogliamo metterla così, e svantaggiato in altre. Gli scivoloni non sono mancati, però ci si dimentica sempre che l’invisibilità è un superpotere, la sovraesposizione no. Bisogna essere in grado di di cavalcarla in qualche modo».

La holding familiare Zedef, di cui è amministratore delegato la madre di Fedez, «ha una consistenza patrimoniale complessiva che supera i 20 milioni di euro», anche se le recenti vicissitudini personali del rapper hanno provocato una «bufera comunicativa non indifferente». Tuttavia, fa intendere Fedez, dalle crisi si può sempre imparare qualcosa: «Ho avuto l’opportunità di aprire un ramo di mercato sul risk management, un settore che ho imparato a conoscere mio malgrado, ma che vorrei esplorare e ampliare». Sul fatto che in un’udienza del 2020 dichiarò di essere nullatenente ha replicato: «Mi domando ancora come la registrazione di una mia udienza sia finita online. Ma al netto di ciò mi si chiedeva che immobili avessi intestato e quindi ho detto così di impeto: sono nullatenente, semplicemente perché tutto fa parte della holding familiare».

Anche se la musica è stata la prima pietra su cui ha costruito il patrimonio, oggi non è più al primo posto nel suo business: «Ma rimane al primo posto rispetto ai miei sfoghi creativi. Il mio obiettivo – ha spiegato – è sempre stato essere economicamente indipendente rispetto alla musica e non far sì che le mie economie dipendessero dalla musica. Questo mi dà una totale libertà rispetto a quello che voglio fare nella scrittura di canzoni e nei progetti musicali».

La necessità di indipendenza lo guida nelle decisioni imprenditoriali e lo spinge a non fermarsi col pensiero di “avercela fatta”: «Per me gli obiettivi economici che raggiungo sono semplicemente un pezzo di libertà in più che mi posso permettere nei progetti, perché mi rendo indipendente dagli altri e scende la probabilità di avere padroni». Per questo, se potesse scegliere tra incrementare la popolarità o la ricchezza, opterebbe per la seconda: «La popolarità è un effetto collaterale del lavoro, che ho imparato in qualche modo a maneggiare, a volte meglio, a volte peggio».

Oggi dice di ragionare più come imprenditore che come artista: «Mi riesce molto più semplice, perché il lato artistico vive di molte più sofferenze, è più combattuto rispetto al lato imprenditoriale». Non è il desiderio di denaro a orientarlo negli affari: «Sono io a possedere il denaro, non lui a possedere me. Scelgo i progetti per l’adrenalina e lo e lo stimolo creativo che mi possono dare». E non è certo il denaro a definire il successo: «Per me è la conquista della libertà, potersi permettere di dire ciò che si pensa senza reticenze».


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »