Fed, Trump «valuta» il licenziamento di Powell. Domani proteste in tutta America
L’amministrazione Trump sta valutando il licenziamento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell. A lasciarlo intendere è stato il consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hassett che, quando gli è stato chiesto se un cambio al vertice della Banca centrale americana fosse un’opzione, ha risposto che «il presidente e il suo team continueranno a studiare la questione».
La dichiarazione di Hassett arriva dopo che, giovedì 17 aprile, Trump ha alzato ulteriormente il livello dello scontro con il presidente della Fed, accusandolo di «fare politica» per non aver tagliato i tassi di interesse e affermando di avere il potere di estrometterlo dal suo incarico «molto velocemente».
Gli attacchi delle scorse settimane
Già nelle scorse settimane Trump aveva criticato duramente il lavoro di Powell, invitando il presidente a «non fare politica» e a tagliare i tassi d’interesse. L’ultima tirata è arrivata giovedì, dopo l’incontro alla Casa Bianca con la premier italiana Giorgia Meloni. «Non sono soddisfatto» di Powell, ha detto il tycoon davanti ai giornalisti nello Studio Ovale. «Non sta facendo il suo lavoro». Il numero uno della Fed potrebbe lasciare il suo incarico «se glielo chiedessi» ha fatto intendere Trump.
Il nodo dei tassi
«La sola cosa che è aumentata, in realtà», ha lamentato poi il presidente, «sono i tassi di interesse. Perché abbiamo un presidente della Federal Reserve che sta facendo politica. Una persona che non mi è mai piaciuta molto, ma che sta facendo politica. I tassi di interesse dovrebbero essere abbassati ora. Dovrebbero scendere. In Europa, come sapete, li hanno ridotti, credo, sette volte», ha spiegato Trump.
«Sembra che li ridurranno ancora e ancora e ancora. Il nostro uomo vuole fare il furbo, ma i tassi d’interesse sono più o meno pari. Ma questo è dovuto alla Federal Reserve dove non ci sono persone molto intelligenti». Powell guida la banca centrale americana dal 2018 e a nominarlo era stato proprio Trump, durante il suo primo mandato presidenziale.
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