Piemonte

Fdi Piemonte: “Sede Torino assaltata da 30 antagonisti”. La scritta: “Siete i primi della lista”


Nella serata di ieri la sede di Fratelli d’Italia e Gioventù nazionale nel quartiere Barriera di Milano a Torino è stata assaltata da trenta antagonisti dei centri sociali, che – spiegano dal partito – “armati di picconi e piedi di porco hanno tentato prima di forzare la serranda”. Poi, non riuscendoci, hanno lanciato olio esausto e volantini con la scritta “Fratelli d’Italia primi della lista”.

L’azione secondo la denuncia è avvenuta a pochi minuti dall’orario di chiusura e non ci sono persone coinvolte tra i militanti che abitualmente tengono aperta la sede di Fdi. Già in occasione del 25 aprile, ricorda il partito, “la sede di Fdi in Barriera di Milano era stata assediata da un corteo di estrema sinistra, costringendo in quel caso i militanti a barricarsi per evitare di essere travolti dalle violenze”.

La condanna di tutti i Fratelli d’Italia

L’episodio ha sollevato una pioggia di reazione, in primis da parte di esponenti di Fratelli d’Italia. “Ancora una volta una sede di Fratelli d’Italia assaltata dall’estrema sinistra. Ancora una volta viene presa di mira la sede di Torino, già assaltata il 25 aprile. Ancora una volta si farà finta di non vedere? La nostra solidarietà va ai militanti di Torino che hanno subito questo pericoloso e gravissimo attacco”, dice il responsabile organizzazione Giovanni Donzelli, che invita la leader Pd Elly Schlein di “condannare senza tentennamenti”.

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, parla di “azione che rievoca la stagione più buia dello squadrismo extraparlamentare di sinistra” e chiede una “censura unanime”. Seguono reazioni simili anche da parte del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, del vicecapogruppo di Fdi al Senato Raffaele Speranzon, del presidente dei deputati meloniani Galeazzo Bignami e via dicendo.

Solidarietà è giunta anche da esponenti locali di Forza Italia e Lega.

Il sindaco Lo Russo: “Gravissimo e inaccettabile”

“Quanto accaduto alla sede di Fratelli d’Italia a Barriera di Milano è gravissimo e intollerabile. Ci auguriamo che i responsabili di minacce e danneggiamenti vengano individuati al più presto. Le contestazioni pacifiche e nel rispetto della democrazia sono sempre legittime, ma non hanno nulla a che vedere con questi episodi che vanno sempre condannati”. Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

Giorni di tensione nel quartiere

Iniziative di comitati di cittadini promosse da ex esponenti dell’estrema destra per chiedere “più sicurezza”, regolarmente preavvisate alla questura, alle quali si oppongono anarchici, autonomi, collettivi studenteschi. È in questa cornice che, con ogni probabilità, si inserisce l’attacco di sera alla sede di Fratelli d’Italia nel quartiere Barriera di Milano, a Torino. La Digos, che monitora costantemente la situazione, sta svolgendo accertamenti. Il 5 giugno si è svolta una manifestazione di un comitato contro “il degrado” del quartiere e il progetto di costruirvi una moschea; fra i partecipanti c’erano anche attivisti di Avanguardia Torino. Circa 200 antagonisti si sono raccolti per impedire la dimostrazione e le forze dell’ordine in assetto antisommossa hanno dovuto impedire che arrivassero a contatto con i dimostranti.

La serie di cortei antifascisti

Ieri sera alcune decine di antagonisti si sono radunati per un corteo “antifascista”, gridando slogan contro Fratelli d’Italia. Hanno anche esposto un drappo con la scritta “Fasci appesi” e il disegno di un impiccato. In precedenza, il 29 maggio, un corteo “più sicurezza meno degrado” è stato contestato da alcune decine di persone. La polizia ha evitato gli scontri, ma alcuni cittadini hanno sostenuto di essere stati bloccati dagli oppositori mentre cercavano di unirsi alla manifestazione.

La svastica sulla sede di Ost Barriera

Sul versante “antifascista”, gli attivisti del centro culturale Ost Barriera (presenti la sera del 5 giugno) hanno segnalato nei propri canali social che la struttura è stata bersaglio di minacce e atti vandalici, l’ultimo dei quali il 4 giugno: si tratta, in questo caso, di una svastica tracciata con vernice spray davanti alla porta. Una sigla comparsa di recente in città è quella degli Sharp – Skinhead against racism and pregiudice, che in un volantino hanno definito il corteo del 29 maggio per la sicurezza del quartiere “una manifestazione promossa da una accozzaglia di razzisti abilmente mascherati dietro il comitato Noi di Barrierà”


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