Economia

Favaro (McDonald’s Italia): “I nostri ristoranti luoghi di socialità”


I nuovi ristoranti aperti da McDonald’s nel 2024 genereranno un valore condiviso pari a 164,5 milioni di euro. Una cifra a cui si arriva sommando i 107 milioni di ricadute dirette dei ristoranti, i 12,3 milioni di ricadute indirette, ovvero generate a monte della filiera attraverso gli acquisti da fornitori nazionali, e i 45,2 milioni di ricadute indotte, derivanti dall’effetto leva sull’economia del Paese. Sono questi i numeri contenuti in un’analisi realizzata dalla società di consulenza Althesys, che ha impostato il proprio studio sul concetto di “valore condiviso”, che esprime la capacità delle imprese di unire obiettivi aziendali con quelli dell’intero sistema socio- economico in cui opera.

In termini occupazionali le nuove aperture – 51, di cui 23 al Nord, 28 al Centro-Sud – hanno creato oltre 2.800 nuovi posti di lavoro (diretti e indiretti), l’equivalente dello 0,5% circa dell’intero comparto della ristorazione, per 48,2 milioni di salari e contributi. “Nella scelta delle location – spiega Giorgia Favaro, amministratrice delegata Mc-Donald’s Italia – selezioniamo le aree dove edificare le strutture in base a studi accurati del territorio e del potenziale bacino di utenza, che ci permettono di scegliere non solo i grandi centri abitati ma anche le realtà più piccole. I nostri store sono luoghi di socialità e aggregazione per le comunità locali e spesso contribuiscono alla riqualificazione urbana. Più in generale la nostra strategia di crescita mira a consolidare la nostra presenza nelle province, nei piccoli centri e nelle periferie, dove possiamo generare un impatto positivo sul tessuto sociale ed economico locale”. Dopo i 51 nuovi ristoranti del 2024, McDonald’s si appresta ad aprirne un’altra cinquantina nel corso di quest’anno con l’obiettivo di arrivare a 900 punti vendita su tutto il territorio nazionale entro la fine del 2027. In tutti i nuovi ristoranti grande attenzione è riservata ai servizi complementari, dall’accesso wi-fi ai tavoli con le prese elettriche, passando per le colonnine di ricarica delle auto elettriche. “L’innovazione è un elemento chiave del nostro impegno – prosegue Favaro – Vogliamo rendere l’esperienza dei nostri clienti sempre più semplice e piacevole, integrando nuove tecnologie che permettano loro di sentirsi accolti e accompagnati in ogni momento. Mettiamo a loro disposizione servizi che vanno oltre quelli strettamente legati all’esperienza di consumo del pasto”.

L’obiettivo è il successo nel lungo periodo. Oggi il 60% dei licenziatari – McDonald’s opera con un modello di franchising – è attivo da oltre 10 anni, mentre il 20% arriva fino a 25 anni, con una media di quattro store per ciascuno. “Quella di McDonald’s in Italia è una storia di impegno, imprenditorialità e crescita, che in quasi 40 anni ci ha portato a essere un punto di riferimento nel settore, con oltre 760 ristoranti in tutto il Paese e oltre 400 milioni investiti ogni anno nel comparto agroalimentare italiano. Una crescita che ha creato e continua a creare valore condiviso e duraturo, a tutti i livelli della filiera, a partire dai nostri oltre 160 licenziatari, che gestiscono il 90% dei ristoranti e a cui il nostro marchio offre, in un contesto sfidante, un’opportunità di investimento stabile e redditizio”.

Le ricadute sono importanti anche per le comunità. Nella maggior parte dei casi le nuove aperture prevedono spazi verdi ed aree dedicate ai giochi dei bambini. Secondo Favaro, queste caratteristiche sono importanti dove questi spazi mancano: “Accogliamo tutti. E questo si traduce, specie in un forte focus sul rapporto qualità prezzo dei nostri prodotti. È un valore che da sempre ci contraddistingue e su cui stiamo lavorando per continuare a garantire ai nostri clienti, specialmente alle famiglie, un pasto di qualità a un prezzo accessibile, in un ambiente accogliente dove possano trascorrere momenti piacevoli”. L’impegno sociale di McDonald’s è molto diversificato. Alcune attività nascono dall’iniziativa di singoli licenziatari, mentre altre hanno carattere nazionale. Fra le prime ci sono corsi di lingua o sportivi gratuiti per giovani, distribuzione di beni di prima necessità e l’inserimento di persone fragili, disabili e rifugiati in azienda. “Ci sono poi le iniziative presenti su tutto il territorio nazionale – conclude Favaro – come per esempio ‘Sempre Aperti a Donare’, progetto reso possibile dalla collaborazione tra dipendenti, licenziatari e fornitori con Banco Alimentare, Comunità di Sant’Egidio e altre organizzazioni caritative locali. Ogni nuova apertura genera un circolo virtuoso anche a favore della Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald che da sempre McDonald’s supporta e quest’anno in Italia compie 25 anni”.


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