Fao, foreste ruolo chiave per un’agricoltura resiliente al clima – In breve
La protezione e il ripristino delle
foreste e degli alberi sono fondamentali per promuovere
un’agricoltura resiliente al clima, i mezzi di sussistenza
rurali e la sicurezza alimentare e idrica globale. E’ quanto
emerge da un rapporto della Fao pubblicato a COP30 in Brasile,
che chiede politiche, investimenti e una migliore gestione per
trasformare queste evidenze in azioni concrete.
Il ripristino anche solo della metà delle foreste tropicali
perdute nel mondo potrebbe abbassare le temperature della
superficie terrestre di 1 grado Celsius, contribuendo a
ripristinare i cicli dell’acqua e le funzioni di regolazione del
clima delle foreste e degli alberi, essenziali per l’agricoltura
e la sicurezza idrica. Le foreste, infatti, moderano le
temperature, sostengano le precipitazioni e regolino il ciclo
dell’acqua, supportando direttamente la produttività delle
colture, stabilizzando i climi locali e migliorando la salute,
la sicurezza e i mezzi di sussistenza delle comunità rurali.
“Foreste e alberi sono spesso visti come concorrenti
dell’agricoltura per la conquista dei terreni, o come elementi
marginali rispetto all’agricoltura – ha affermato il direttore
del Dipartimento Forestale della Fao, Zhimin Wu – ma la
conservazione e il ripristino sono fondamentali per incrementare
la produttività agricola”. In Brasile, ad esempio, è stato
dimostrato che la conversione delle foreste tropicali in terreni
agricoli riduce fino al 30% il trasferimento di acqua dalla
terra all’atmosfera, aumentando le temperature locali. Un
recente studio dimostra che l’agricoltura in 155 paesi dipende
dalle foreste transfrontaliere, che assorbono fino al 40% delle
precipitazioni annuali. Si stima che l’aumento delle temperature
dovuto alla deforestazione tropicale abbia contribuito a circa
28mila decessi all’anno legati al caldo tra il 2001 e il 2020.
Inoltre, l’aumento delle temperature nelle aree deforestate tra
il 2003 e il 2018 ha ridotto le ore di lavoro sicure per 2,8
milioni di lavoratori all’aperto; al contrario, i benefici
rinfrescanti riducono lo stress da calore per le colture e le
comunità rurali, salvaguardando la salute e aumentando la
produttività dei lavoratori rurali, mitigando i rischi per la
salute legati al calore.
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