Scienza e tecnologia

FANTASIAN Neo Dimension Recensione del JRPG del papà di Final Fantasy per PC e Console



Dal papà di Final Fantasy, Hironobu Sakaguchi, e dall’altrettanto celebre compositore Nobuo Uematsu, arriva su PC e Console un nuovo JRPG che mira al cuore degli appassionati.

Si chiama FANTASIAN Neo Dimension, e a dirla tutta non è esattamente una novità. Lo abbiamo visto per la prima volta nel 2021 su Apple Arcade, la piattaforma in abbonamento per i dispositivi di casa Cupertino.

All’epoca si chiamava solo FANTASIAN, e dopo 3 anni qualcuno ha capito che forse era il caso di proporlo al grande pubblico, e non solo in un servizio in abbonamento.

Proprio grazie al lancio globale su PS4, PS5, Xbox e Nintendo Switch, lo abbiamo provato, e possiamo dirvi cosa vi aspetta e chi dovrebbe valutarne l’acquisto.

Scheda videogioco

  • Publisher
    Square Enix
  • Sviluppatore
    Mistwalker Corporation
  • Genere
    JRPG
  • Numero giocatori
    Singolo giocatore
  • Lingua
    Inglese
  • Disponibile su

Tra vecchio e nuovo

Il suo essere uscito anni fa su Apple Arcade dovrebbe farvi sospettare che si tratti di un gioco per smartphone. E badate bene, così è, ma non è un tentativo di sminuirlo.

Come tale, non dovete aspettarvi un dettaglio grafico spaziale o un’esperienza di gioco in stile remake di Final Fantasy. No, è più in linea con produzioni di qualche anno fa con un tocco di modernità.

Fra l’altro è diverso dai soliti giochi anche perché la maggior parte delle ambientazioni è stata realizzata con un particolarissimo mix di grafica computerizzata e diorami veri. Talvolta quindi si ha quasi la sensazione di muovere Leo, il personaggio della trama, in un gioco da tavolo con miniature ed elementi scenici fatti a mano.

La versione Neo Dimension, quella arrivata su PC e Console, è solo leggermente migliorata da un punto di vista, con giusto delle texture in 4K e qualche cambiamento nei menu.

Purtroppo non tutte le texture sono state riviste, e talvolta ci troveremo di fronte a delle scene bruttine da vedere, dove i personaggi, ben modellati, spiccano fin troppo.

Le differenze più sostanziali riguardano il nuovo doppiaggio in inglese e giapponese e la nuova difficoltà selezionabile, Normale (oltre che Difficile), che lo rende leggermente più accessibile anche a chi non mastica pane e Final Fantasy da qualche decennio.

Sono tutte cose comunque che gli amanti di JRPG non notano neanche troppo. E qui entra in gioco una domanda che ci siamo posti in apertura: chi dovrebbe approcciarsi a un titolo del genere?

Prima di tutto, se non leggete o parlate inglese potete tranquillamente evitarlo. I dialoghi di FANTASIAN non sono complicati, e non comprendono inglese arcaico o giganteschi “wall of text” come per esempio in un Rogue Trader di OwlCat, ma sempre inglese è, e un minimo di conoscenza della lingua ci vuole.

Il fatto poi che sia sviluppato dal papà di Final Fantasy dovrebbe farvi sospettare un’altra cosa: è un gioco di ruolo alla giapponese molto, molto classico.

Combattimenti a turni, incontri casuali, crescita lineare del personaggio, la classica minaccia che incombe su tutto il mondo, cliché come la perdita della memoria del protagonista e la bella ragazza di turno che lo aiuta e che nasconde poteri incredibili, e così via: insomma, un vero classico. La trama è molto fiabesca e leggera, sulla falsa riga magari di un Final Fantasy IX.

Se questo genere di cose vi ha stufato e cercate esperienze più action come i remake di Final Fantasy VII o trame più profonde alla Metaphor: ReFantazio e Persona 5, questo potrebbe non fare per voi.

Se non altro, c’è stato un piccolo e apprezzabile tentativo di offrire qualche twist in più al gameplay. Le battaglie a turni sono quanto di più old style possiate trovare.

I personaggi si alternano ai nemici, con una linea di precedenza sempre visibile sulla parte inferiore dello schermo. Si gestiscono solo le azioni di attacco, non i movimenti. Quindi ogni personaggio ha un’azione e poi passa al successivo.

Tra le azioni ci sono gli attacchi semplici o le abilità. Qui entra in gioco il primo twist. Invece dei classici attacchi ad area, le abilità sono pensate per essere usate a traiettoria. Leo, il protagonista, all’inizio ha un attacco in linea retta. Kina, il primo compagno di squadra, ha invece un attacco con traiettoria curva, che va orientato con l’uso della levetta analogica (anche su PC si suggerisce il controller) quasi come doveste tirare un colpo a bowling.

Se non altro insomma non è il classico selezionare abilità, cedi turno, attacca, cedi turno, ma c’è un minimo di studio delle traiettorie.

L’altro twist riguarda gli incontri casuali. Da bravo JRPG vecchia scuola qual è, quando camminate vi beccate incontri a caso con i nemici.

C’è chi ci ha fatto il callo, e c’è chi non lo sopporta più.

In entrambi i casi, in FANTASIAN il protagonista dopo un po’ potrà attivare il gadget denominato Dimengeon. Premendo X lo attivate e sostanzialmente il macchinario convergerà al suo interno tutti i mostri degli incontri casuali che troverete via via.

Bello vero? Il Dimengeon però ha un limite. Una volta superato, o smettete per sempre di catturare mostri così o li affrontate tutti insieme. Ovviamente i combattimenti singoli sono più semplice, ma molto, troppo frequenti. Così diminuite la frequenza e aumentate la difficoltà. C’è però da dire che accumulandoli potete sfruttare maggiormente le traiettorie di alcune abilità. Se però i mostri non vanno giù con un colpo, subirete un bel po’ di attacchi.

Insomma, dovrete gestire voi il flusso di nemici e capire quanti affrontarne contemporaneamente.

E occhio, che se vi sentite dei veri duri e selezionate il livello di difficoltà massimo, FANTASIAN saprà punirvi malamente.

A proposito di macchinari, avremo a che fare anche con il Warp Device, che permetterà a Leo di muoversi fra le dimensioni per recuperare i suoi ricordi e combattere la minaccia dell’infezione di Mechteria che sta per distruggere il mondo.

Prima di arrivare a chiusura, qualche altro dettaglio. Ci sono scene di intermezzo fatte con la grafica di gioco, ma ci sono anche frangenti di narrazione con solo testo e qualche immagine su sfondo che secondo me rallentano un po’ troppo l’azione.

Sulle musiche poco di cui discutere: oltre a quelle originali composte da Uematsu per il gioco, sono selezionabili anche varie musiche prese da vari capitoli di Final Fantasy. Tanta roba insomma.

Proprio per la sua grafica semplice e per la sua natura classica, il modo migliore per goderselo è forse su console portatile.

Io per esempio l’ho giocato su Steam Deck, dove quasi non si notano alcuni problemini grafici. Anche su Nintendo Switch va alla grande.

Il prezzo a cui viene proposto però è un po’ fuori scala. Si parla di 49,99€ su Steam per PC, e su console si sale addirittura a 59,99€. Non che abbia problemi di longevità, anzi, ma come già detto, ci troviamo di fronte a una produzione estremamente classica che forse piacerà solo ai fan di vecchissima data.

Il codice per questa recensione è stato fornito da Square Enix, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

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Giudizio Finale

FANTASIAN Neo Dimension

FANTASIAN Neo Dimension è un JRPG fin troppo classico. Qualche novità c’è, ma si parla pur sempre di un gioco che nasce per Apple Arcade e che in quanto tale non offre un’esperienza complessiva al passo con i tempi. I suoi pregi li ha, primo fra tutti quello appunto di parlare a un pubblico cresciuto a pane e Final Fantasy, che magari non si ritrova nei giochi di oggi e nei ritmi molto più frenetici. Sicuramente avrebbe giovato un prezzo ben più contenuto.

Voto finale

FANTASIAN Neo Dimension

Pro

  • JRPG di stampo classico
  • Mix computer grafica e diorami
  • Qualche gradita novità nei combattimenti

Contro

  • JRPG di stampo classico
  • Qualche sbavatura grafica
  • Prezzo elevato

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli
Cresciuto a “computer & biberon”, mi sono avvicinato al mondo dell’informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.


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