Famiglia del bosco, le parole della tutor e il futuro dei bambini: staranno insieme a Natale?
A pochi giorni dall’udienza decisiva per la «famiglia del bosco», fissata alla Corte d’Appello dell’Aquila per il 16 dicembre, emergono nuovi dettagli sulle condizioni dei tre figli di Nathan e Catherine Trevallion. Dettagli che riguardano soprattutto l’aspetto più delicato dell’intera vicenda: l’istruzione dei bambini, oggi al centro della valutazione dei giudici.
«Famiglia del bosco»: valutato il livello di scolarizzazione
Per la tutor nominata dal Tribunale, Maria Luisa Palladino, il livello di alfabetizzazione dei tre minori è «estremamente basso». Secondo quanto riportato da Il Messaggero, i tre figli della coppia «non sanno leggere, stanno imparando l’alfabeto. La bambina più grande, sotto dettatura, sa scrivere solo il suo nome». La valutazione della tutor è avvenuta durante il percorso educativo che è stato avviato dopo l’allontanamento dal casolare nel bosco di Palmoli, in Abruzzo.
Attualmente i «bambini del bosco» si trovano in una casa famiglia, dove risiede con loro anche la madre e dove trascorrono parte della giornata insieme. «Nella struttura colorano, fanno i puzzle, interagiscono con gli altri coetanei e stanno capendo che le attività che stanno facendo sono per il loro interesse», ha aggiunto la tutor. «Tuttavia, si stanno incastrando tasselli positivi. La mia relazione sarà redatta nell’interesse dei minori». Palladino ha detto anche che si sta lavorando per permettere al padre di trascorrere più tempo con i figli: martedì, giovedì e sabato potrebbero diventare giornate regolari di incontro di tutta la famiglia.
I presupposti per il ricongiungimento familiare
Per arrivare al ricongiungimento familiare, dunque, ai genitori è richiesta garanzia sull’apprendimento scolastico, che sembra già essere confermata. Nathan e Catherine Trevallion hanno infatti accolto la disponibilità data dall’insegnante, Rossella D’Alessandro, a seguire il recupero scolastico dei tre minori. «Sono felice di aiutarli», ha detto la maestra, spiegando di sperare di poterli inserire nelle attività di doposcuola insieme ad altri bambini. Questo garantirebbe anche l’altro requisito richiesto per il ricongiungimento, ovvero la socializzazione dei tre minori.
Il ricorso, presentato dai legali della coppia contro l’ordinanza che ha disposto l’allontanamento dei bambini verrà discusso alla Corte d’Appello dell’Aquila martedì 16 dicembre. Lo scorso 4 dicembre il Tribunale per i minorenni si era riservato la decisione sulla richiesta di revoca del provvedimento, lasciando aperta la possibilità di un ripensamento, che si spera possa portare a un ricongiungimento entro Natale, ora che i genitori hanno accettato di far andare una maestra a casa loro per garantire l”apprendimento scolastico dei figli.
Nel frattempo attorno alla famiglia si è già mossa una rete di solidarietà che coinvolge amici, cittadini e istituzioni locali. Con l’aiuto del sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, è stata avviata una possibile soluzione abitativa temporanea: Nathan Trevallion potrà alloggiare gratuitamente in un casale messo a disposizione da un ristoratore del posto, Armando Carusi, in attesa della ristrutturazione della sua abitazione, adeguata ai requisiti di legge.
Sempre grazie all’intervento del sindaco, il Comune si sta facendo carico delle spese per l’ospitalità dei bambini nella casa famiglia. Le premesse per un esito positivo sembrano dunque esserci. Ma molto dipenderà dalle valutazioni dei giudici.
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