Fallo di Bisseck in Verona-Inter: per Rocchi la decisione sull’episodio più discusso è stata corretta
MILANO – Per Gianluca Rocchi, l’arbitro Daniele Doveri ha fatto la scelta giusta ad ammonire Yann Bisseck e a non espellerlo per il fallo su Giovane in Verona-Inter. Nel programma Open Var, online sulla app di Dazn, il designatore arbitrale si è pronunciato dando ragione al direttore di gara, sul caso più discusso della scorsa giornata di campionato: durante la partita poi vinta per 2-1 dai nerazzurri grazie a un’autorete nel finale, il difensore tedesco, nel tentativo di fermare una ripartenza, al minuto 66, ha steso l’attaccante veronese. Per questo intervento plateale, gli è stato mostrato il cartellino giallo, non il rosso. Una decisione che ha sollevato molte polemiche.


Per il Var non è rosso: “La palla va di lato”
Dall’audio della Sala Var di Lissone emerge che l’assistente, in un primo momento, definisce l’azione “da ultimo uomo”, lasciando intendere che possa essere da cartellino rosso. Ma il Var interviene sostenendo che “il pallone va lateralmente e non è più sotto controllo”. Da qui la scelta del giallo. Rocchi in studio approva la decisione: “Non è rosso, perché Giovane non punta verso la porta. La direzione del pallone è determinante. Possiamo discutere sulla durezza dell’intervento, ma non sulla sanzione disciplinare: il giallo è corretto”. Il designatore spiega anche un dettaglio che ha fatto molto discutere i tifosi, dentro e fuori dai social: il gesto di Doveri, che porta la mano dalla tasca destra a quella sinistra, segno dell’esitazione iniziale dovuta al messaggio contraddittorio dell’assistente. “La collaborazione con la Sala Var è stata decisiva per confermare la scelta giusta”, conclude Rocchi.
Fiorentina–Lecce: il rigore tolto
Altro episodio centrale della puntata di Open Var – programma nato nel 2023, realizzato da Dazn con Figc, Serie A e Aia – riguarda il contatto in area tra Pierotti e Ranieri in Fiorentina–Lecce. L’arbitro Rapuano aveva inizialmente concesso un rigore ai viola, poi revocato dopo l’on-field review. Dall’audio emerge un confronto articolato in Sala Var: “Il difensore cerca di ritrarsi, il contatto è leggerissimo, Ranieri si autosgambetta.” Dopo varie riprese, il Var invita l’arbitro alla revisione. Rapuano osserva al monitor tra le proteste dei giocatori, quindi cambia decisione: nessun fallo, rigore revocato.
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Rocchi: “Inaccettabile accerchiare l’arbitro”
In studio, Rocchi approva la scelta e critica con forza il clima attorno all’arbitro: “La revisione era corretta, ma non è accettabile che un arbitro venga accerchiato da dieci giocatori e dall’allenatore mentre guarda le immagini. In quelle condizioni non è lucido. Mi sono arrabbiato tantissimo non per la decisione, ma per la pressione. Gli arbitri devono poter lavorare in serenità.” Il designatore si rivolge poi ai capitani, cui spetterebbe in esclusiva il compito di parlare al direttore di gara: “La fascia comporta una responsabilità. Il capitano deve rappresentare il club e mantenere il rispetto verso gli ufficiali di gara. Dialogare va bene, aggredire no. La lucidità è fondamentale: senza calma, sbagliamo tutti”.
La conclusione di Rocchi: “Arbitri promossi”
Rocchi ha colto l’occasione per elogiare il rendimento generale degli arbitri: “Faccio i complimenti ai ragazzi per la gestione della nona e della decima giornata. Ho visto arbitrare meglio, con più concentrazione e senso del gioco”. Una dichiarazione che appare paradossale dopo settimane di polemiche feroci, arbitri e assistenti fermati ed errori palesi. Il designatore si spinge a dire che “c’è stato un salto di qualità nella comunicazione e nella lettura degli episodi. È questo lo spirito che dobbiamo mantenere”. E a fine puntata ha anche ribadito il concetto di base del protocollo Var, che dovrebbe essere (e spesso non è) uno strumento a disposizione dell’arbitro, non un suo sostituto: “La decisione finale spetta sempre all’arbitro, ma chiediamo che venga aiutato a rivedere gli episodi in tranquillità, senza pressioni. Dobbiamo dare segnali uniformi, soprattutto sui falli da rigore e sui cartellini. Non vogliamo arbitri protagonisti, ma arbitri credibili”.
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