Faceva l’idraulico con i soldi dell’ospedale, sospeso dipendente
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La Polizia di Stato ha eseguito due misure cautelari nei confronti di un uomo di 44 anni, dipendente dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale, in servizio presso l’ospedale di Pordenone. All’uomo, incaricato della gestione di appalti sanitari, è stato imposto il divieto di dimora nella Provincia di Pordenone e la sospensione per dodici mesi dal pubblico ufficio. E’ accusato di peculato, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e frode nelle pubbliche forniture.
In particolare, la Squadra Mobile ha scoperto che l’uomo, abusando della propria posizione, ordinava materiale idraulico, elettrico ed edile a nome dell’Azienda Sanitaria per utilizzarlo invece in installazioni private. Inoltre svolgeva un’attività – ovviamente non dichiarata – di installatore e manutentore, servendosi di materiali formalmente destinati all’ospedale.
In più occasioni avrebbe ritirato personalmente i materiali presso i fornitori, eludendo i controlli interni e facendo figurare il tutto come regolare spesa pubblica.
Tra gli episodi documentati dalla Polizia, anche l’installazione di uno scaldabagno in uno stabile privato, l’acquisto di attrezzature professionali usate per scopi personali e lavori eseguiti presso l’abitazione della madre. In tutti i casi, il materiale era stato ordinato attraverso le procedure dell’Azienda Sanitaria e pagato con fondi pubblici.
Le indagini hanno fatto emergere anche delle anomalie nell’assegnazione di appalti per la manutenzione idraulica, con affidamenti a imprese collegate a familiari o ex datori di lavoro dell’indagato.
Durante le indagini, la Polizia ha fatto intercettazioni e controlli, ha analizzato centinaia di documenti e ha fatto numerosi sequestri.
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