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Fabrizio Corona rincorre Stefania Cappa per le strade di Milano: “Ho intervistato tutti i protagonisti del caso Garlasco”

Un inseguimento per le strade di Milano, un confronto in Piazza Gae Aulenti e la promessa di svelare il “vero movente” dietro uno dei delitti più discussi della cronaca nera italiana. Fabrizio Corona alza nuovamente il tiro sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, annunciando una nuova puntata del suo format YouTube “Falsissimo“. Per farlo, ha pubblicato sul profilo Instagram del programma un video che lo ritrae mentre rincorre Stefania Cappa, una delle cugine di Chiara, per le vie di Milano.

Il filmato – un’anticipazione della prossima puntata, in onda lunedì 2 giugno – è accompagnato da una didascalia che riassume il lavoro svolto: “Abbiamo intervistato tutti i protagonisti: Andrea Sempio, Ermanno Cappa – che non aveva mai parlato prima con nessuno –, Bruscagin, i testimoni chiave, e soprattutto figure interne alla famiglia Cappa, che ci hanno aiutato a ricostruire il vero movente dell’omicidio di Chiara Poggi”.

Una delle scene della nuova puntata sarà proprio il confronto tra Corona ed Ermanno Cappa, noto avvocato milanese, padre delle gemelle “Cappa” e zio di Chiara Poggi, personaggi che erano già emersi marginalmente nel corso delle indagini ma mai interrogati pubblicamente. Secondo quanto riportato da la Repubblica, il faccia a faccia tra Corona e Cappa si è svolto mercoledì 28 maggio in piazza Gae Aulenti, nel centro di Milano.

Chiara Poggi fu trovata senza vita il 13 agosto 2007, nella villetta di famiglia. Inizialmente sospettato, Alberto Stasi, all’epoca suo fidanzato, venne condannato in via definitiva nel 2015 dopo un lungo iter processuale. Tuttavia, la riapertura delle indagini da parte della Procura di Pavia ha riacceso ipotesi alternative e sospetti su altri soggetti, fra cui proprio Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, il cui Dna fu rinvenuto sul computer della ragazza ma ritenuto non rilevante all’epoca. Nel frattempo, gli avvocati di Stasi e di Sempio hanno invitato alla prudenza: “Serve calma, e che l’attenzione attorno a questa dolorosa vicenda si attenui”, hanno dichiarato, esprimendo preoccupazione per l’eccessiva esposizione mediatica che potrebbe nuovamente travolgere i familiari e i soggetti coinvolti.


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