Marche

Fabio Elmi cerca di schivare un branco di caprioli, cade con la moto e sbatte contro un masso: muore a 59 anni

CINGOLI Era alla guida della sua moto da enduro quando, improvvisamente, un branco di caprioli ha attraversato la strada. Lui, per evitare l’impatto con gli animali, ha perso il controllo del mezzo ed è caduto a terra, finendo con la testa contro un masso. Il casco si è spaccato ed è morto, nonostante il disperato tentativo dei sanitari di salvargli la vita. La vittima è il 59enne cingolano Fabio Elmi, molto conosciuto in città, impiegato nella segreteria dell’Istituto comprensivo Mestica del Balcone delle Marche.

 La ricostruzione

Il tragico incidente è avvenuto ieri attorno alle 12 in una strada imbrecciata in località Panicali, nei pressi del lago di Castreccioni. L’uomo in compagnia di tre amici, tutti appassionati di enduro, ieri mattina alle 10.30 si era recato a fare colazione alla Baia di Popeye. Dopo circa mezzora il gruppetto di motociclisti (tutti equipaggiati con casco e tute) in sella alle rispettive due ruote è ripartito per fare un giro sulla strada sterrata che costeggia l’invaso artificiale. In zona Panicali, improvvisamente dalla boscaglia è spuntato un branco di caprioli. Elmi ha perso il controllo del mezzo ed è caduto. Un impatto tremendo. La tragedia si è materializzata davanti agli occhi degli amici, sotto choc per l’accaduto.

 

La mobilitazione

Immediati i soccorsi: sul posto sono intervenuti il 118 dell’ospedale di Cingoli, il Soccorso alpino, i carabinieri forestali, i vigili del fuoco del distaccamento di Apiro e la polizia locale. I sanitari, insieme al Soccorso alpino, hanno cercato di rianimare il cingolano ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità cingolana. E soprattutto il mondo della scuola: la moglie Carla è insegnante alla Scuola dell’Infanzia di Cingoli, dove ricopre anche l’incarico di fiduciaria. Sconvolti i proprietari della Baia di Popeye che dopo aver salutato Fabio Elmi e i suoi tre amici a metà mattinata, hanno appreso la notizia solo nel tardo pomeriggio. «Tutti i sabati Fabio e i suoi amici venivano qui prima di andare a fare un giretto sulle strade bianche limitrofe al lago – commenta Samuele Nardi, uno dei titolari del chiosco –. Non posso credere a quello che è successo, siamo tutti profondamente addolorati. Ho notato verso le 13 un po’ di movimento nella zona nei pressi della casa del custode della diga, ma pensavo ad un normale servizio di controllo, niente di particolare. Poi la tremenda notizia. Ancora non riesco a riprendermi, è stato davvero uno choc».

Sul luogo dell’incidente, come da prassi in questi casi, ieri pomeriggio sono stati effettuati i rilievi di rito per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Oltre alla moglie, Fabio Elmi lascia i figli Marco e Giorgia. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia del motociclista in questo momento di profondo dolore.




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