Ex Ilva, l’appello di Avagnina: “Il ministro Urso incontri anche i cittadini di Cornigliano”
Genova. “Chiediamo al ministro Urso, che sarà a Genova il prossimo 4 settembre, di mantenere fede all’impegno confrontandosi a quel tavolo, con pari dignità, con rappresentanti non istituzionali di cittadini e associazioni di Cornigliano“. È l’appello lanciato da Patrizia Avagnina, tra la fondatrici delle Donne di Cornigliano oggi di nuovo in campo contro il progetto del forno elettrico per l’ex Ilva, con un’invito alla sindaca Salis “affinché si adoperi in tal senso”.
Due giorni fa Urso ha annunciato il suo appuntamento a Genova concordato con Bucci e Salis per avere un “confronto in loco con tutti gli attori”, compresi quelli “sociali” e le “organizzazioni ambientali che intendono manifestare le loro opinioni”. Il programma della giornata non è ancora stato reso noto, ma non è escluso che il ministro possa incontrare anche rappresentanti di associazioni e comitati. Ben più difficile, anche per ragioni di sicurezza, che possa essere organizzato un evento aperto al pubblico.
Nel comunicato diffuso oggi Avagnina rileva “le molte contraddizioni e non detti da parte istituzionale, rinviati dagli stessi rappresentanti di Governo, Regione e Comune, ad un futuro incontro chiarificatore con la popolazione ma non ancora previsto nell’iter procedurale né ovviamente fissato, mentre a livello soprattutto nazionale si manifesta la premura a concludere l’intero iter in tempi brevi“.
Una posizione nettamente contraria al forno elettrico è stata assunta dai comitati cittadini in occasione dell’assemblea pubblica del 23 luglio organizzata nella sala del centro civico di Cornigliano appena intitolata a Leila Maiocco, altra attivista che si batté per la chiusura dell’area a caldo dell’ex Ilva. “Un forno elettrico non è un forno green – ha ribadito Avagnina, come nella lunga intervista a Genova24 – Cornigliano ha già pagato con morti e malattie anni di sfruttamento industriale e l’accordo di programma del 1999, integrato nel 2005, parla chiaro”.