Evaso dopo la laurea: preso Cavallari a Barcellona
È stato arrestato a Barcellona Andrea Cavallari, il giovane evaso dopo la laurea lo scorso 3 luglio a Bologna. Il 26enne, condannato a 11 anni e 10 mesi per la strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), era riuscito a far perdere le sue tracce dopo aver discusso la tesi di laurea in Giurisprudenza all’Alma Mater.
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La fuga è durata due settimane: ora Cavallari è stato localizzato e fermato dalle autorità spagnole, e si attendono i tempi tecnici per l’estradizione in Italia.
Detenuto nel carcere della Dozza di Bologna, Cavallari aveva ottenuto un permesso temporaneo per motivi di studio. Il 3 luglio si era presentato regolarmente all’Università per discutere la tesi, ma poi non ha fatto ritorno in carcere, facendo scattare l’allarme e le ricerche internazionali.
Il giovane era stato affidato ai familiari senza scorta della polizia penitenziaria, come previsto dal regolamento per i detenuti in regime di media sicurezza che intraprendono percorsi riabilitativi e di studio.
Dopo la scomparsa, la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per evasione, a cui si è aggiunta un’indagine per favoreggiamento, per verificare eventuali complicità nella fuga e ricostruire come Cavallari sia riuscito ad arrivare in Spagna, presumibilmente attraverso una rete di contatti.
Secondo le prime ricostruzioni, Cavallari avrebbe pianificato la fuga da tempo e approfittato del permesso per attuare il piano. Resta da chiarire se abbia avuto l’aiuto di amici o parenti, o se siano coinvolti soggetti esterni.
Andrea Cavallari è stato condannato in via definitiva come uno dei membri della banda dello spray, responsabile del panico che nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 provocò la morte di sei persone e decine di feriti nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo.
Il caso ha riacceso il dibattito sull’uso dei permessi premio per i detenuti e sulla sicurezza nei trasferimenti temporanei fuori dal carcere, soprattutto per condannati con sentenze gravi.
Le autorità stanno ora lavorando per chiarire il percorso seguito da Cavallari durante la latitanza e verificare eventuali responsabilità di chi avrebbe potuto agevolare la sua fuga o ospitarlo durante la permanenza in Spagna.
(Notizia in aggiornamento)
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