Europa e Russia: l’irrilevanza dell’UE nei nuovi equilibri mondiali | Il Fatto Quotidiano
di Stefano Briganti
Ho visto l’incontro tra Trump e Von der Leyen volata in Scozia per incontrare il Presidente Usa che era lì per giocare a golf. Le poche e sommesse parole con le quali Ursula cercava di non sottostare ai dazi imposti da “The Donald” e le parole della leader: “Non si poteva fare di più. Meglio il 15% [anzichè il 10% attuale] che il 30%”.
Ho assistito in diretta all’incontro alla Casa Bianca dei capi di stato delle nazioni europee più rappresentative, volati tutti a Washington con un preavviso di 48 ore. Ho ascoltato le ossequiose parole con cui si sono rivolti a Donald Trump, padrone di casa e non solo di quella. Ho ascoltato le direzioni che Trump dava ai suoi vassalli, tra le quali spiccava quel “la sicurezza all’Ucraina spetta all’Europa e gli Usa avranno solo un ruolo marginale di supporto” e poi l’immancabile, immediato, estasiato allineamento dei “leader” europei.
Ricordo le parole di Joe Biden del 24 febbraio 2022, quando a proposito della Russia che aveva invaso l’Ucraina disse: “faremo [l’Occidente tutto] in modo che Putin divenga un pariah nella scena internazionale”. Infine il giudizio di Draghi al meeting di Rimini sull’irrilevanza nella quale è caduta l’Europa, irrilevanza certificata anche dall’esclusione dai tavoli sui quali si negoziano non solo le sorti dell’Ucraina ma anche i nuovi assetti politici nelle zone strategiche dell’Artico.
Con questo triste scenario in mente leggo del 25esimo incontro in Cina dello Shangai Cooperation Organization (Sco). Leggo che il “pariah” Putin viene accolto con tutti gli onori dal capo di stato cinese e da quello indiano. Leggo che allo Sco partecipano, oltre ai capi di stato di paesi ex Urss asiatici, anche quelli dell’India e dell’Iran e i rappresentanti di molti paesi del Sud est asiatico e del Medio oriente. Apprendo che la somma delle economie dei membri dello Sco è più di un terzo del totale mondiale e che questi paesi rappresentano oltre il 65% della popolazione del globo. Leggo di incontri bilaterali di Putin con Modi, Xi Jinping, Pezeshkian, Erdogan e questo conferma che quel “internazionale” riferito a chi avrebbe considerato Putin un pariah, altro non è che l’autoreferenziale Vecchio Continente.
L’Europa, le cui leadership più importanti soffrono di una forte debolezza istituzionale nei propri paesi, si sta ritagliando un nuovo profilo bellico per sopravvivere. Progetta di far diventare un “porcospino d’acciaio” l’Ucraina, ovvero il paese che oggi e domani avrà più in odio di tutti la Russia, di dotarla del secondo esercito più potente d’Europa e farla entrare nella Ue. Zelensky il 25 agosto ha dichiarato che i territori che dovesse cedere oggi domani dovranno tornare ucraini e Kaja Kallas riafferma che l’integrità territoriale ucraina deve essere garantita. I paesi “volenterosi” vagheggiano di truppe in Ucraina per il dopoguerra, così che in caso di un futuro scontro tra ucraini e russi per la questione territoriale, l’Europa, legata “senza riserve” a Kiev, marcerà verso una nuova guerra con la Russia. A Washington l’hanno capito e Trump ripete come un mantra: “Questa non è la mia guerra. Era la guerra di Biden e oggi semmai è una guerra dell’Europa”.
Allo Sco di Pechino hanno anche capito che l’autoreferenzialità dell’Occidente, la sua postura bellica, la debolezza che l’Europa vorrebbe trasformare in forza a suon di armi, sono pericolosi e perciò si compattano attorno a chi propone una Global Security Initiative.
Ora sarebbe da chiedere agli aedi del “dobbiamo isolare Putin e la Federazione Russa per i prossimi decenni” e del “dobbiamo combattere e vincere sull’asse del male Russia-Cina-Iran-Corea”, chi è isolato oggi dal palcoscenico che a Pechino rappresenta un poderoso sistema geopolitico? Putin oppure Von der Leyen/Ue? Chi sta parlando di “un nuovo e più efficace sistema di governance globale… che tenga in considerazione gli interessi della gamma più ampia possibile di paesi… stop alla mentalità da Guerra Fredda”: Xi Jinping e Modi oppure Kaja Kallas?
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