Euroflora, non solo fiori: Il Mercato Verde tesoro di idee green, artigianali e solidali
Genova. E’ tra gli spazi maggiormente frequentati e più curiosi di Euroflora – XIII Rassegna internazionale del fiore e della pianta ornamentale in programma a Genova fino al 4 maggio, il Mercato Verde, l’unica area adibita alla vendita in Euroflora. Oltre 60 gli espositori, dove, insieme a piante e fiori, trovano spazio merceologie legate al green, all’artigianato, all’alimentazione biologica, all’arredo e alle attrezzature per il giardinaggio.Grazie al nuovo layout il Mercato Verde si sviluppa nel piano superiore del padiglione Jean Nouvel, al termine del percorso di visita alla manifestazione, così da agevolare gli acquisti da parte dei visitatori. Ed è proprio in questo vivace contesto che troviamo gli espositori di CNA, un gruppo assortito di 8 eccellenze, che spaziano dai cosmetici ai liquori, dalla floricultura all’oreficeria. E proprio dall’incontro tra alcune di queste aziende, che è nato il progetto “Mani Sapienti, Cuori Generosi”, un’iniziativa che celebra l’incontro tra arte, mestieri e solidarietà, promossa dal Liquorificio Fabbrizii in collaborazione con diverse realtà artigianali del territorio. Il progetto, presentato in occasione di Euroflora, ha l’obiettivo di sostenere sia l’economia locale che il Centro Antiviolenza Mascherona. Il cuore del progetto è il “Lemon Rose”, un nuovo prodotto in edizione limitata e numerata che unisce il limoncino con lo sciroppo di rose dell’Alta Valle Scrivia. La “Box” dedicata al progetto racchiude una selezione di eccellenze del territorio, tra cui: Il Lemon Rose in edizione limitata e numerata. Lo sciroppo di rose e l’acqua di rose damascene dell’Alta Valle Scrivia, prodotti da Vivienne Crosa di Vergagni e Rossella Ansaldi. Un elegante ciondolo in filigrana a forma di rosa, creazione di Davide Oddone di Filigranart. Due mieli artigianali millefori gourmet (estivo e primaverile) di Gennaro Acampora di “The Honey Lab – Apicoltura Gourmet”. Una stampa in edizione limitata e numerata di Melkio,il cui messaggio “L’amore è solo quando i cuori sorridono insieme” incarna lo spirito del progetto. Metà del ricavato dalla vendita delle box sarà devoluto al Centro Antiviolenza Mascherona, sostenendo il loro prezioso lavoro di tutela delle donne vittime di violenza. L’altra metà sarà destinata a supportare l’artigianato locale e le realtà coinvolte nel progetto.
Il Mercato Verde si conferma un osservatorio privilegiato sulle tendenze del mercato. I prodotti biologici continuano a riscuotere grande successo tra i consumatori e il pubblico di Euroflora, come testimonia l’area Ortobee, un vero e proprio mercato nel mercato dedicato all’offerta di una vasta gamma di prodotti biologici certificati.
L’innovazione si fa sentire anche con proposte come Brividi, un olio essenziale puro estratto da Mentha Arvensis, apprezzato per le sue proprietà balsamiche, antinfiammatorie e come repellente naturale per le zanzare. Innovazione e tradizione si riscontrano nella proposta della Fattoria di Pol. Qui, il basilico è coltivato attraverso un impianto aeroponico, dove le radici non sono innestate nella terra, ma fluttuano all’interno di canaline in un ambiente chiuso, nutrite dei necessari sali minerali attraverso un vaporizzatore, un sistema che consente di risparmiare il 90% di acqua rispetto al metodo tradizionale di coltivazione del basilico.
La Fioreria Furyu di Genova cattura l’attenzione con una vasta gamma di fiori e piante stabilizzate, capaci di conservare la loro bellezza senza necessità di manutenzione. Infine, oltre alle suggestive pagode in stile liberty di Mandala, gli amanti dell’artigianato possono scoprire le creazioni uniche di Kose d’autore, con le sue borse e accessori moda fatti a mano, i delicati monili in filigrana d’argento di Filigranart, le fragranze incantate dei Fiori di Carmen, gli occhiali a tema floreale di Puntottica.
Il Mercato Verde di Euroflora 2025 si conferma un luogo di incontro tra eccellenza, innovazione e impegno sociale, offrendo ai visitatori non solo prodotti di alta qualità, ma anche storie di passione, creatività e solidarietà.
L’evento organizzato da Confagricoltura, dal titolo “Il futuro del florovivaismo, tra ricerca e mercato globali” ha rappresentato un importante momento di confronto e riflessione per gli addetti ai lavori del settore. La giornata ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama agricolo e istituzionale, tra cui il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, il vice presidente con delega all’agricoltura della Regione Liguria, Alessandro Piana, e rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura, di Ismea, dell’Istituto Regionale per la Floricoltura, del CREA OF, dell’azienda speciale della Camera di Commercio delle Riviere liguri e del mondo universitario.
Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura ha sottolineato come “la vicinanza delle istituzioni, in particolare a livello regionale, è sempre un segnale molto apprezzato. Riteniamo prioritario il tema degli standard sanitari, così come non possiamo ignorare gli effetti del cambiamento climatico su un settore che per sua natura necessita di stabilità e prevedibilità. Per questo, è fondamentale dotarci di tutti gli strumenti necessari per proteggere le nostre produzioni vegetali, altrimenti la competitività sui mercati internazionali risulterà compromessa. Euroflora rappresenta una vetrina straordinaria per esprimere al meglio i risultati del nostro lavoro” – ha aggiunto Giansanti – “occorre proiettarci verso Euroflora 2050, immaginando già adesso su come la tecnologia potrà aiutarci a trasmettere al meglio le emozioni legate al nostro lavoro. È cruciale definire un percorso di pianificazione chiaro, affinché il modello agricolo che perseguiamo sia sostenibile ma al tempo stesso concreto. Una visione strategica e un piano d’azione di medio e lungo periodo sono imprescindibili per evitare di essere sopraffatti dalle emergenze del momento” – ha concluso il presidente.
Alessandro Piana, Vicepresidente e Assessore all’agricoltura della Regione Liguria, ha tenuto a ricordare come “ben due terzi del PIL agricolo ligure provengano da questo dinamico settore, una realtà che ha radici profonde e che ha visto uno sviluppo significativo grazie alla lungimiranza di figure come Lord Hanbury. L’80% della nostra produzione floricola varca i confini nazionali, testimoniando una storia di eccellenza, tradizioni consolidate e una forte identità che ci contraddistingue nel mondo. Se oggi siamo a questi livelli, lo dobbiamo alla tenacia e alla straordinaria capacità di innovazione dei nostri pionieri floricoltori. Il successo di iniziative come Euroflora, alimentato da un significativo investimento mediatico ed economico, dimostra ulteriormente la vitalità di questo comparto”. Il seminario si è articolato in diverse sessioni. Una prima parte ha offerto un inquadramento generale del comparto florovivaistico italiano, con un focus particolare sui mercati mondiali. Tra gli altri, Fabio Del Bravo, Direzione Filiere e Analisi dei Mercati di Ismea ha fornito un’analisi approfondita del comparto dal punto di vista economico, evidenziando come il florovivaismo rappresenti l’8% della produzione agricola italiana, con un valore di 15 miliardi di euro e una crescita del 3,5%. Ha inoltre sottolineato la forte concentrazione del settore in poche regioni, con la Liguria che detiene un terzo della produzione nazionale e un peso del 57% sull’economia agricola regionale. L’Italia si posiziona come terzo esportatore globale nel settore, con un export di 1,2 miliardi di euro e un surplus commerciale in crescita.
Luca de Michelis, presidente di Confagricoltura Liguria e del Distretto regionale ligure, ha concluso sottolineando l’importanza di Euroflora come “fashion week” del settore florovivaistico ligure, basato su logistica, innovazione, ibridazione, e turismo.
Un affascinante viaggio tra biologia vegetale e sfide spaziali ha catturato l’attenzione del pubblico di Euroflora. Il fisiologo vegetale Alberto Battistelli, dirigente di ricerca del CNR-IRET ed esperto di sistemi di supporto alla vita nello spazio, ha tenuto la conferenza “Le piante al servizio del cibo nello spazio”. Battistelli, che ha collaborato con prestigiose istituzioni accademiche e industrie su progetti spaziali, è stato affiancato in questo racconto esemplare da Mauro Gaggero, ricercatore CNR, e da Franco Malerba, astronauta. Insieme, hanno esplorato la cruciale connessione tra il mondo vegetale e le esigenze alimentari dei viaggi spaziali. La conferenza ha offerto spunti di riflessione sull’importanza vitale del cibo sulla Terra, evidenziando dati allarmanti come i 3 miliardi di persone che non possono permettersi un’alimentazione sana e l’ingente impatto della produzione alimentare sugli ecosistemi e sul consumo di risorse idriche ed energetiche. Partendo da questa consapevolezza, l’incontro si è focalizzato sulle sfide uniche poste dalla coltivazione di cibo vegetale fresco in microgravità per il benessere fisico e cognitivo degli astronauti durante le missioni spaziali e nei futuri insediamenti lunari. La necessità di sistemi di produzione alimentare sostenibili nello spazio ha spinto la botanica verso livelli di efficienza straordinari. L’ingegneria delle serre spaziali si è così evoluta in una disciplina all’avanguardia, un vero e proprio laboratorio di “metodiche circolari” di coltivazione in ambiente controllato, sempre più produttive, efficienti nell’uso dell’acqua e a basso consumo energetico. Ogni progresso in questo campo ha avuto un valore economico globale significativo. Un esempio concreto di questa innovazione è la serra verticale adattiva di Space V. Questa serra multi-ripiano è stata progettata per adattare la posizione dei livelli di coltivazione alla crescita delle piante, ottimizzando la resa per unità di volume e riducendo il fabbisogno energetico per il condizionamento.
Un tuffo nella storia e nell’arte genovese ha affascinato il pubblico di Euroflora. Annamaria De Marini, Sovrintendente dell’Albergo dei Poveri di Genova, ha tenuto una presentazione molto interessante ripercorrendo la genesi di quella che ha definito a buon diritto una vera e propria “reggia dei poveri”, nata a metà del XVII secolo. Attraverso un racconto coinvolgente, De Marini ha illustrato l’infaticabile opera del suo fondatore, il finanziere Emanuele Brignole, e degli altri uomini caritatevoli della Repubblica di Genova che ne hanno seguito l’esempio. Grazie al loro impegno, il maestoso palazzo è divenuto nei secoli un modello virtuoso per il recupero e il reinserimento sociale delle classi più svantaggiate. La Sovrintendente ha ricordato che l‘Albergo dei Poveri sarà visitabile in occasione del prossimo weekend dei Rolli Days, il 3 e 4 maggio, offrendo al pubblico l’opportunità di ammirare una ricca quadreria e una preziosa collezione di paramenti sacri. Proprio su quest’ultima si è soffermato con dovizia di particolari lo storico dell’arte Lorenzo Altamura, che ha spiegato la pregevole fattura del lavoro di abili artigiani. Questi hanno ricamato con straordinaria perizia fiori dalle profonde simbologie su pianete, piviali e dalmatiche, arricchendo ulteriormente il valore artistico e storico della collezione. La narrazione ha trovato un interessante eco all’interno del percorso espositivo di Euroflora. Al Primo piano del Padiglione Blu, i visitatori possono ammirare una riproduzione di un quadro di Domenico Fiasella e Giacomo Legi raffigurante un vivace mercato, con un magnifico sfondo di primizie e fiori, creando un ponte visivo tra la ricchezza della natura e la sua rappresentazione artistica.