Eurodeputati Pd: “Vergognoso non sospendere accordo Ue-Israele” – Europarlamento
BRUXELLES – Gli eurodeputati del Partito Democratico hanno duramente bocciato la scelta del Consiglio di non sospendere l’accordo di associazione Ue-Israele. Secondo Cecilia Strada, si tratta di un “nuovo, vergognoso atto di complicità con il governo di Netanyahu”. “Non si capisce come l’accordo possa essere ancora in piedi, visto che all’articolo 2 prevede il rispetto dei diritti umani: per il Consiglio massacrare, affamare, umiliare, deportare, commettere quelli che sono definiti dalla Convenzione del ’48 come ‘atti di genocidio’ vuole dire rispettare i diritti umani? L’Alta rappresentante Kallas ha dichiarato oggi che monitoreranno la situazione dell’aiuto umanitario ‘ogni due settimane’, quante altre centinaia di uomini, donne e bambini palestinesi saranno morti in due settimane?”, si chiede Strada. “La posizione delle istituzioni europee – e dei governi che frenano le iniziative in questo senso del Consiglio, a partire dal governo Meloni – è andata molto oltre l’indifferenza, ormai è evidente che si tratti di complicità”, conclude l’eurodeputata Pd.
Anche Sandro Ruotolo, accusa l’Ue di “tacere anche davanti a Netanyahu, tollerando crimini di guerra, assedi e deportazioni”. “L’Europa è sempre stata considerata la culla della civiltà. Oggi lo è sempre meno. E in Italia? Giorgia Meloni, impegnata a coltivare l’amicizia con Donald Trump, resta in silenzio. Davanti ai crimini di guerra, alla fame usata come arma, agli aiuti umanitari bloccati, non prende posizione e non agisce. Un silenzio che – conclude Ruotolo – non è neutralità: è complicità”.
Infine, secondo Brando Benifei, “l’Europa in una posizione di colpevole e ingiustificabile stallo politico. Sono ormai evidenti le sistematiche e ripetute violazioni dell’articolo 2 dell’accordo da parte del governo israeliano e l’Unione Europea ha il dovere di prendere atto della situazione catastrofica a Gaza, del genocidio in corso e delle diverse atrocità compiute dal governo di Netanyahu, che – conclude Benifei – deve essere sanzionato dall’Ue per le violazioni del diritto internazionale e umanitario”.
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