Espulso, ma torna in Italia: arrestato giovane a Udine
Era già stato espulso dall’Italia, ma nonostante il divieto di rientro ha fatto nuovamente ingresso nel Paese. Per questo un cittadino afghano di 23 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Udine per reingresso illegale nel territorio nazionale. L’arresto è avvenuto lo scorso 20 ottobre, durante i controlli straordinari predisposti dalla Questura di Udine per contrastare la microcriminalità e l’immigrazione irregolare. Il giovane, già destinatario di un provvedimento di espulsione firmato dal Prefetto di Imperia, aveva violato il divieto di rientro in Italia e negli altri Paesi dell’area Schengen valido per tre anni. Dopo la convalida dell’arresto, l’Autorità giudiziaria ha disposto la liberazione del 23enne, che ha manifestato la volontà di richiedere protezione internazionale.
Controlli intensificati e numeri in crescita
L’arresto si inserisce nel più ampio piano di controlli attivato dall’Ufficio immigrazione della Questura di Udine, che nel corso dell’estate ha rafforzato l’attività di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare. Tra giugno e settembre, sono state eseguite 68 espulsioni, di cui 18 con rimpatrio, 14 con trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) e 22 con ordine di allontanamento dal territorio nazionale. Inoltre, sono state applicate 14 misure alternative al trattenimento, come il ritiro del passaporto e l’obbligo di presentazione in Questura. Altri 10 cittadini stranieri sono stati denunciati per violazione di queste misure.
Rilasci e revoche dei permessi di soggiorno
Nel corso della stagione estiva, l’Ufficio immigrazione ha inoltre rilasciato oltre 3 mila e 800 permessi di soggiorno, mentre 55 titoli sono stati revocati o rifiutati. In questi casi, sono stati disposti i relativi provvedimenti di allontanamento o di rimpatrio.
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