Lazio

Esordio del regista Valerio Ferrara con il film “Il complottista”

Nel paese della dietrologia sono tutti un pò complottisti, ma come nasce davvero un complotto? Valerio Ferrara ha provato con leggerezza a ipotizzarne il processo nella sua commedia, girata in un solo mese e realizzata per lo più da ragazzi e ragazze under 30.

Per farlo con cognizione di causa si è immerso nel mondo dei complottisti, approfondendo la conoscenza di quel sottobosco variopinto e multiforme.

Il protagonista, Antonio, parte da una vita di quartiere, il Quadraro, dove vengono reclutati gli stessi attori del film. Altre ambientazioni sono la piazza del Parlamento e la centrale elettrica di Colleferro.

In una serie di vicende rocambolesche Antonio si isola dalla famiglia e dai conoscenti, creandosi nuovi amici con i quali condivide la sua passione. Nelle dinamiche si evidenzia la potenza della viralità, oggi favorita dai social network, che porta anche a conseguenze inattese e imprevedibili.

Un tema delicato trattato con leggerezza e con un ritmo incalzante, che fa sorridere, ma anche riflettere, perché tutti abbiamo in noi una vena polemica e una voglia di approfondire. Pretendiamo di conoscere cosa c’è dietro, anche per una marcata sfiducia verso chi siede nella stanza dei bottoni.

Proprio per questo c’è già chi contesta al regista il fatto che il film rischia di ridicolizzare e stereotipare i cosiddetti “complottisti”, aggregandoli in una categoria di persone considerate irrazionali. Questa generalizzazione potrebbe danneggiare chi ad esempio mostra una giusta propensione verso l’indagine critica sulle versioni ufficiali di chi è al potere.

Valerio Ferrara su questo risponde che “l’intento non è quello di deridere i cosiddetti ‘complottisti’ ma di umanizzarli e farne un ritratto il più possibile verosimile alla realtà”.

Il regista aggiunge che “chiunque di noi può essere un complottista e il film va proprio contro quella retorica che il complottista deve essere descritto come un pazzo, deriso ed isolato per le sue teorie”.

Il suo invito è quello di andare a vedere il film, che comunque “è una commedia e non un film drammatico o documentaristico, ispirata alla grande commedia italiana degli anni 60-70, dove anche i personaggi che socialmente venivano etichettati come negativi, i famosi ‘mostri’, alla fine mostravano una profonda umanità e fragilità”.

Al termine della proiezione Valerio Ferrara racconta gli aneddoti sulle riprese e risponde alle domande del pubblico. Davvero una bella serata che auguro a chiunque voglia conoscere il giovane regista e la sua opera.

Il trailer de “Il complottista”

La proiezione di domenica 13 aprile 2025 al Cineteatro Buonarroti di Civitavecchia è stata organizzata con la collaborazione di Gloria Lucidi e Francesco Scappini dei Cinecircoli Giovanili Socioculturali: giovani attivi per la cultura, che promuovono altri giovani, davvero una bella prospettiva.

Di seguito le tappe del tour che Valerio Ferrara sta facendo in tutta Italia.

Il tour evento del film Il Complottista

20 E 21 APRILE ROMA – CINEMA DELLE PROVINCIE D’ESSAI

22 APRILE PALERMO – CINEMA ROUGE ET NOIR

23 APRILE CATANIA – CINEMA KING

24 APRILE REGGIO CALABRIA – CINEMA LUMIERE

25 APRILE MESSINA – CINEMA LUX

26 E 27 APRILE SALERNO – CINEMA FATIMA

28 APRILE CAGLIARI – CINEMA ODISSEA

29 APRILE OLBIA – CINE TEATRO

30 APRILE SASSARI – CINEMA MODERNO

E non dimenticate quando andrete di annotare nel Quaderno dei Complotti il vostro complotto preferito!

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