Puglia

eseguita l’autopsia, presente anche una genetista


BRINDISI – È stata eseguito oggi, giovedì 20 marzo 2025, l’esame autoptico sul corpo del 44enne Stefano Argentina, morto il 13 marzo 2025. L’unico indagato per questa vicenda è il padre 72enne Angelo, detenuto presso la casa circondariale di Brindisi. Il giorno precedente al decesso, il 44enne era stato ferito con un’arma da taglio, nei pressi dell’abitazione di campagna in contrada Cicoria, a Francavilla Fontana – ed era stato ricoverato presso l’ospedale Perrino di Brindisi. E proprio presso tale nosocomio, alle 14, è cominciato l’esame. Il pm titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Alfredo Manca, ha affidato l’incarico al medico legale Domenico Urso.

È un accertamento tecnico irripetibile, infatti era presente anche un medico nominato dall’avvocato Massimo Romata (che difende l’unico indagato), il dottor Donato Sardano. Presente anche il collega Giovanni Taurisano, nominato dall’avvocato Michele Fino, che assiste i quattro figli di Stefano Argentina. Eseguiti anche esami tossicologici e istologici per definire la causa terminale della morte. L’esame autoptico si è concluso alle 17 e la perizia sarà deposita entro 60 giorni. Era presente anche un’altra professionista nominata dal pm Manca: la genetista Giacoma Mongelli. Analizzare i Dna potrà escludere (o meno) la presenza di terzi sul luogo del ferimento.

Insomma, procura di Brindisi e carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana – guidata dal capitano Alessandro Genovese – da un lato mantengono il più stretto riserbo sulla vicenda, dall’altro, e lo si evince solo grazie a piccoli dettagli come questo, non tralasciano alcun aspetto utile a ricostruire prima e cristallizzare poi la vicenda. L’arma non è stata rinvenuta, si tratterebbe di un coltello modificato in modo tale da essere utilizzato in agricoltura. E infatti Angelo Argentina è un agricoltore di lunga data. L’avvocato Romata è in contatto costante con il proprio assistito. Il legale sta cercando di chiarire alcuni aspetti e si riserva ogni azione utile alla difesa. Non è escluso che nei prossimi giorni possa fare una richiesta sulla misura cautelare.

Angelo Argentina è in carcere con l’accusa di omicidio volontario, aggravato dai rapporti di parentela. Alla base del litigio, l’ultimo di una lunga serie, pare ci fosse il sequestro di un’auto in uso al figlio Stefano. La vittima aveva problemi, certificati, di dipendenza da droga e alcol. Nel ricostruire i litigi precedenti, tali dipendenze hanno inciso nel rapporto tra padre e figlio. Intanto, sono stati fissati i funerali di Stefano Argentina, previsti per domani (21 marzo 2025), alle 15, presso la Basilica Minore del Santissimo Rosario di Francavilla Fontana. Nel manifesto funerario è presente anche il nome del padre, Angelo.

Rimani aggiornato sulle notizie dalla tua provincia iscrivendoti al nostro canale whatsapp: clicca qui

Seguici gratuitamente anche sul canale Facebook: https://m.me/j/Abampv2kioahdYYR/


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »