Escluso il malore fulminante, fratture alla colonna vertebrale e lesioni al midollo spinale per Baumgartner
FERMO Nessun malore fulminante. Si è svolta ieri mattina l’autopsia sulla salma di Felix Baumgartner, precipitato all’interno del villaggio turistico Le Mimose di Porto Sant’Elpidio mentre effettuava un volo sul parapendio a motore. Un esame approfondito, che si è prolungato fino al primo pomeriggio, quello eseguito dal medico legale Alessia Romanelli nominato dalla Procura della Repubblica di Fermo. Per la famiglia del campione austriaco erano presenti il consulente Adriano Tagliabracci e l’avvocato Renzo Interlenghi. In tarda mattinata all’obitorio dell’ospedale Murri è arrivata anche la compagna del 56enne, Mihaela Radulescu, la donna che ha condiviso gli ultimi 13 anni di vita insieme al campione e soggiornava con lui a Fermo.
Toccanti le sue parole dei giorni scorsi, come il minuto di video pubblicato domenica scorsa, che immortala Felix alla partenza di quello che sarebbe stato il suo ultimo volo. Una relazione inossidabile, la loro: lei, volto televisivo molto conosciuto in Romania, lo accompagnava quasi ovunque e insieme erano arrivati a Fermo per la terza volta nel giro di un anno. C’è il massimo riserbo sui primi risultati dell’autopsia. Da quanto trapela, non ci sarebbero tracce che possano far pensare che sia stato ucciso da un malore fulminante. Anche se al momento resta in piedi l’ipotesi di un mancamento avvenuto mentre era in volo, che lo avrebbe portato a perdere coscienza e quindi il controllo del velivolo.
Le lesioni
Di sicuro, invece, lo schianto a terra, gli ha provocato la frattura della colonna vertebrale e lesioni al midollo spinale.
Sono stati prelevati anche i tessuti che serviranno per un esame istologico, necessario a valutare tutte le ipotesi. In questo caso i risultati potrebbero arrivare già entro 15-20 giorni. Mentre la relazione dell’autopsia sarà depositata entro 90 giorni. Nonostante sembri esclusa l’ipotesi di un incidente, la procura vuole anche capire se ci sia stato qualche malfunzionamento del parapendio. Per questo verrà affidato l’incarico a un perito. E fondamentale in questo senso potrebbero essere le immagini della bodycam che utilizzava il base jumper, già al vaglio degli inquirenti.
Al momento, si sa che il motore del parapendio e la vela posti sotto sequestro non avevano mostrato segni di malfunzionamento evidenti a un primo sguardo. Il motore non si era spento e viaggiava ad una velocità di rotazione al minimo quando è avvenuto l’impatto a terra. Non c’erano danni o aggrovigliamenti alla vela del paracadute, nè le parle risultavano danneggiate. Per questo un malore, anche se non fatale, spiegherebbe la ragione per cui Baumgartner non sia riuscito ad effettuare una manovra di emergenza e sia precipitato.
Così come spiegherebbe il fatto che nessuno dei testimoni presenti alla scena abbia sentito il base jumper urlare o fare qualche tipo di movimento. Chi l’ha visto ha detto che è precipitato quasi inerme. Dettagli che poco cambiano, a questo punto, in una tragedia che ha avuto una vastissima eco internazionale, vista la fama globale della star dei cieli, capace di imprese straordinarie. Dopo il nulla osta della Procura, il corpo di Felix Baumgartner effettuerà il suo ultimo viaggio e lascerà l’Italia. Dovrebbe essere trasportato a Salisburgo, sua città natale, per i funerali.