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Emma Watson, felice (e single) a 35 anni: lontano dal cinema, con un dottorato a Oxford e il successo mondiale del gin che ha lanciato insieme al fratello

Lo scorso aprile, Emma Watson (Parigi, 1990) ha compiuto 35 anni. E ne ha passati più di cinque lontano dal cinema: l’ultima volta che l’abbiamo vista sul grande schermo, infatti, è stato nell’adattamento di Piccole donne di Greta Gerwig, nel 2019, prima della pandemia.

Da allora, nonostante sia stata per lo più lontano dai riflettori, si è tenuta molto occupata: da quando ha iniziato un master in scrittura creativa all’Università di Oxford nel 2023, l’istruzione è diventata la sua priorità principale. Secondo quanto riferisce il Daily Mail, la vita universitaria la affascina così tanto che quest’anno ha iniziato un dottorato di ricerca.

Emma Watson a New York nel 2022.

Emma Watson a New York nel 2022.

James Devaney/Getty Images

Forse sta recuperando in qualche modo gli anni dell’adolescenza, dato che dopo aver finito le superiori non ha potuto andare subito all’università come i suoi compagni a causa delle riprese degli ultimi due capitoli della saga di Harry Potter. Si è quindi presa un anno sabbatico per poi iscriversi alla Brown University, una delle università più prestigiose degli Stati Uniti, dove ha studiato Letteratura inglese. E per laurearsi le ci sono voluti cinque anni anziché quattro, visto che ha dovuto prendersi due interi semestri di pausa per conciliare gli studi con la carriera di attrice (all’epoca, tra il 2009 e il 2014, oltre ai film di Harry Potter ha recitato in Marilyn, Noi siamo infinito, Bling Ring, Facciamola finita e Noah).

Stavolta si è presa una pausa totale dalla carriera cinematografica affinché non interferisse con la sua formazione, anche se non è l’unico motivo per cui si è allontanata dal cinema: «A dire il vero, non ero molto felice… credo di essermi sentita un po’ in gabbia», ha dichiarato al Financial Times nella primavera del 2023, poco prima di iniziare il master, a proposito della sua decisione di allontanarsi temporaneamente dai grandi progetti cinematografici. «A risultarmi davvero difficile era dover andare a vendere qualcosa su cui in realtà non avevo molto controllo. Difendere un film e sentirmi chiedere da tutti i giornalisti: “Come si concilia questo con il tuo punto di vista?”. È stato molto difficile essere il volto e la portavoce di cose su cui non avevo chissà quale potere».

Qualche mese dopo, nel dicembre 2023, ha anche ammesso all’edizione britannica di Vogue di essere grata per la pausa che si era presa, perché adesso «ho l’impressione di avere la mia voce e il mio spazio creativo, qualcosa che non credo di aver avuto prima. Più autonomia».


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