Friuli Venezia Giulia

Emergenza abitativa a Udine, oltre 1800 richieste di aiuto in un anno


Il Comune di Udine presenta il bilancio degli interventi messi in campo negli ultimi due anni per affrontare l’emergenza abitativa e garantire supporto alle famiglie più fragili. Le misure sono state attivate in coordinamento con i Servizi sociali, l’Ambito socio assistenziale del Friuli Centrale, Ater e il Terzo settore, con l’obiettivo di tutelare il diritto alla casa e rafforzare i percorsi di autonomia.

Nel complesso, tra Fondo affitti, assistenza economica e alloggi di protezione sociale, nel 2025 sono stati sostenuti oltre 2.000 nuclei familiari. Un dato che fotografa la portata dello sforzo messo in campo da un lato e della crescita del disagio abitativo dall’altro. 

I dati

Dopo un 2023 senza integrazione comunale, nel 2024 Udine torna a finanziare il Fondo affitti con una quota pari al 10% del fabbisogno complessivo. La contribuzione comunale raggiunge 458mila euro, permettendo di liquidare 1.442 domande sulle 1.758 presentate, per un totale di 3,2 milioni di euro. 

Nel 2024 il Comune ha investito 437mila euro di cui 173mila destinati alle spese abitative, sostenendo 149 nuclei familiari.

Nel 2025 la quota comunale sale nuovamente a 473mila euro su 1.858 richieste, con un totale che sfiora i 3,3 milioni di euro. Interventi che hanno evitato sfratti, morosità e situazioni di emergenza economica.

Gli alloggi

Il Comune gestisce 75 alloggi destinati alla “protezione sociale” cioè persone in emergenza abitativa: 57 già assegnati, 4 in fase di consegna, 14 temporaneamente indisponibili per manutenzioni. Gli alloggi ospitano 121 persone, con una distribuzione equilibrata tra cittadini italiani e stranieri. La permanenza è generalmente limitata a due anni, con percorsi di accompagnamento verso soluzioni stabili. Tra novembre 2024 e giugno 2025 sono state centinaia le persone che hanno trovato supporto grazie al piano comunale: 40 persone accolte in alloggi, 66 in strutture alberghiere, 104 inserite nei percorsi verso l’autonomia, 19 seguite dai programmi Housing First/Housing Led, 21 ospitate in strutture per adulte oltre a 192 nei dormitori. 

Ci sono però altri 104 alloggi, in gestione diretta a canone di mercato, di cui 9 in manutenzione che risponderanno alle 86 richieste di nuclei familiari inseriti in graduatoria e in attesa di assegnazione. Numeri che sono specchio di una situazione sempre più emergenziale. Il disagio abitativo, secondo i dati raccolti dai servizi, riguarda sempre più famiglie con reddito stabile ma impossibilitate ad accedere al mercato privato per costi elevati o mancanza di alloggi.

Oltre agli alloggi, Udine conta sei iniziative di Housing Sociale, parzialmente gestite dal 2024, dal Terzo settore aggiornate aprendo a percorsi di residenzialità temporanea per persone seguite dai servizi sociali o specialistici.


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