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Ema Stokholma: «L’amore? È stato tosto uscire dalla mia ultima relazione. Ci vuole molto rispetto, non sempre c’è. Oggi sono sola e sto bene»

«Da quest’ultima relazione ho imparato che da soli si sta benissimo. È stato tosto uscirne». Ospite di Verissimo, Ema Stokholma, conduttrice e speaker radiofonica, ha parlato della fine della sua ultima storia d’amore, la relazione con il ballerino Angelo Madonia iniziata durante la sua partecipazione al programma televisivo serale Ballando con le stelle. «Quando accogli in casa una persona, la sua vita, il suo passato, le fai spazio, poi è difficile riprendersi quello spazio. Ci vuole molto rispetto, non sempre c’è».

Il primo grande amore era parigino. «Ho avuto un grande amore, era francese. Ho sofferto molto quando è finita», ha raccontato la conduttrice. «Io non sono molto equilibrata da questo punto di vista, ho un handicap emotivo per cui bisogna capirmi, essere tanto pazienti, non possessivi, perché più mi trattieni e più io mi ribello. Adesso sono sola, se deve entrare una persona nella mia vita, mi deve capire, rispettare e accettarmi per quella che sono. Basta con la possessività, la non fiducia, le gelosia, il vestiario, il modo di parlare, io sono così, spesso hanno voluto cambiarmi, è difficile essere una donna con un carattere forte, io so essere fastidiosa per come sono, perciò sto da sola fino a quando non mi do fastidio da sola».

Nel corso dell’intervista, Ema Stokholma è tornata a raccontare anche il rapporto duro e complesso con entrambi i suoi genitori, spiegando però di volere tornare a chiamarsi con il nome ricevuto da loro. «Io mi sono fatta da padre e da madre. L’uomo della mia vita è sicuramente mio fratello, lui è la mia famiglia così come i miei amici». Sulla madre ha aggiunto: «Era una donna sola, con molte difficoltà economiche e psicologiche. C’era tanta solitudine nella mia infanzia. Ho lavorato tanto per essere una donna felice ed entusiasta. Quando ero bambina a scuola la crudeltà che provavo su di me pensavo fosse un linguaggio normale, ma poi ho capito che fare ridere i miei amichetti era meglio che farli soffrire. Il perdono non è il mio obiettivo. Voglio essere consapevole di quello che è successo, poi ho anche provato empatia e a volte provo affetto per mia madre che non c’è più. Mio padre c’è, ma è un rapporto difficile. Va e viene. È fatto di messaggi, ma non sempre hai voglia di approfondire».

Infine sull’uso di sostanze stupefacenti ha spiegato: «Voglio star bene, e quando stai davvero male non vuoi più tornarci. Voglio essere felice. Oggi sto da Dio, mi sento forte, tosta e indipendente. Un po’ Marcella Bella».


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